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Gara sul web a chi beve di più: agrigentino in coma

AGRIGENTO. Bisogna bere un litro e mezzo di birra tutto d'un fiato. Filmarsi mentre si sostiene la «prova» e pubblicare il video sui social network. Se si supera la «prova» si possono fare i nomi di amici e compagni di classe che sono, in un certo qual senso, obbligati ad accettare la «sfida». Si forma così una «catena», interminabile, pericolosa. Se il nominato, invece, non accetta, deve offrire allo sfidante 24 bottiglie di birra e sarà oggetto di scherno, insulti, sui social network, ma anche di «punizioni». Un «gioco» irresponsabile che fa rischiare la morte. Un «gioco» che ad Agrigento ha prodotto il risultato di un sedicenne in coma etilico. Un adolescente, ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio, che lotta fra la vita e la morte. I medici sono fiduciosi, stanno facendo di tutto per salvarlo. Ma da intossicazione acuta di alcool – creata al gioco chiamato «NekNomination» – si può morire.
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