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Sciacca, gli ambulanti non pagano: 88 messi in mora

Succede al mercato di San Michele, dove il Comune ha accertato che molti dei 137 operatori dal 2011 non avrebbero versato la Cosap per l’occupazione del suolo pubblico

SCIACCA. Ottantotto dei 137 operatori del mercato settimanale di San Michele non avrebbero pagato, dal 2011, la Cosap per il suolo pubblico che occupano. Pare che, addirittura, ci sia qualcuno in arretrato nei pagamenti dal 2009. Ieri mattina una squadra della Polizia municipale ha notificato le diffide a pagare. Il Comune conta di recuperare circa 200 mila euro.
Già in prima mattinata sono iniziate le notifiche e l'attività è andata avanti per alcune ore. «La previsione è di 200 mila euro - dice l'assessore al Bilancio, Ignazio Bivona - e abbiamo iniziato la notifica degli atti di messa in mora ai concessionari che avranno la possibilità di rateizzare la situazione debitoria fino al 2009. Questo è uno dei primi segnali che stiamo dando per il recupero delle somme delle quali il Comune è creditore».
Ma come mai quest'attività si è mossa soltanto adesso da parte del Comune visto che le richieste di pagamento si riferiscono anche ad anni passati? Bivona risponde così: «Io ho avuto notizia dall'ufficio di questa situazione soltanto pochi giorni fa. Mi è stato riferito che si era proceduto nel passato ad atti di diffida per interrompere i termini di prescrizione, ma che non era stata effettuata alcuna attività per il recupero. Oggi sono certo che si andrà avanti, fiducioso sul recupero perché attiveremo, nel caso di mancato pagamento, procedimenti di revoca della concessione. Chi riceve l'avviso deve sanare subito il 2013 - conclude Bivona - e concordare con l'ufficio una rateizzazione per gli anni precedenti».
La quota annuale che viene pagata per l'occupazione del suo pubblico al mercato di San Michele varia a seconda dello spazio nel quale viene svolta l'attività. Si tratta, però, mediamente, di somme tra 800 e 1000 euro che ciascun operatore deve pagare annualmente. Quest'iniziativa era stata annunciata da Bivona in occasione della seduta del Consiglio durante la quale si è decisa l'applicazione della Tasi con relativa aliquota dell'1,6 per mille per la prima casa e dello 0,8 per la seconda e gli altri fabbricati. Intanto, il consigliere di Fi Mario Turturici ha chiesto a Giuseppe Ambrogio, di Patto per il Sud, di creare un fronte unico per sollecitare una riunione di maggioranza durante la quale discutere del bilancio di previsione, "delle spese inutili da tagliare e delle opere da inserire".

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