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Muos di Niscemi, diplomazia in campo: sindaco e attivisti incontrano il console

Domani alle 11 in Prefettura il faccia a faccia con Donald L. Moore sulla vicenda del sistema di telecomunicazioni

NISCEMI. Gli attivisti No Muos e il sindaco Francesco La Rosa incontreranno domani alle 11 in prefettura il console generale degli Stati Uniti d'America, Donald L. Moore. Si tratta del primo contatto ufficiale con un alto esponente della diplomazia a stelle e strisce sulla complessa vicenda del sistema di telecomunicazione satellitare (in sigla Muos) che la Marina militare Usa intende portare a compimento nella propria base di contrada Ulmo. La riunione di domani è stata richiesta direttamente dal console Moore, che ha invitato a parteciparvi anche il Comitato delle Mamme No Muos, le quali recentemente sono state le strenue attiviste che si sono contrapposte alle forze dell'ordine per impedire il passaggio di mezzi, di militari e di operai diretti alla base americana. Ma le "mamme" hanno deciso di disertare l'incontro con l'ambasciatore. "Non saremo presenti - ha detto la coordinatrice Concetta Gualato - all'incontro in prefettura di venerdì prossimo. Non abbiamo nulla da chiarire con l'ambasciatore, anche perché se le autorità statunitensi avessero avuto qualcosa da dirci avrebbero dovuto partecipare all'audizione tenuta il 5 febbraio scorso all'Ars alla quale erano state invitate". L'incontro con il console Moore è stato preceduto da una riunione, svoltasi martedì pomeriggio presso la questura di Caltanissetta e tenuta dal prefetto Carmine Valente. Erano presenti i responsabili del Comitato regionale No Muos (Marino Miceli), del Comitato No Muos Sicilia (Maurizio Giannetto e Ottaviano Evola), del Comitato Mamme No Muos (Concetta Gualato e Giuseppe Maida) e il sindaco La Rosa. Il prefetto Valente ha richiamato l'accordo recente intercorso tra La Marina militare statunitense, il Governo Nazionale e la Regione Siciliana, in base al quale il cantiere del Muos dovrà restare chiuso finchè gli organismi internazionali incaricati non avranno presentatat la loro relazione circa l'innocuità o meno delle onde elettromagnetiche che saranno sprigionate dal super radar. "Ma, nelle more di acquisire queste relazioni - ha ammonito il prefetto - il transito di militari e di operai manutentori delle vecchie 41 antenne attualmente in funzione dovrà essere garantito". Maida ha proposto al prefetto e al sindaco La Rosa di richiedere all'assessorato regionale alla Sanità uno studio sulle cause dei tumori che colpiscono la popolazione niscemese e di sollecitare l'Arta perché collochi le centraline di rilevamento dell'elettrosmog.

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