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Caltanissetta, presunto scafista si uccide in carcere

CALTANISSETTA. Ancora un suicidio nelle carceri italiani. Al “Malaspina” di Caltanissetta un detenuto egiziano di 24 anni s’è impiccato nella sua cella utilizzando i lacci delle sue scarpe.
Mohuamed Ahmed Mokhar era in cella perché sospettato di essere uno dei scafisti che lo scorso 8 agosto, fecero sbarcare sulle coste di Pozzallo, un’imbarcazione con 110 migranti a bordo. Durante la traversata morirono due pakistani, i cui cadaveri vennero gettati in mare. L’egiziano ed il libico vennero arrestati con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di aver lasciato morire i due migranti pakistani.  Il giovane era stato assegnato a metà agosto nella casa circondariale di via Messina e intorno alle 10 ha tentato il suicidio. Subito è stato soccorso dai poliziotti penitenziari accortisi del corpo appeso durante il servizio di vigilanza nelle celle, prestando i primi soccorsi e rimuovendo il cappio che il ragazzo s’era attorcigliato al collo. Il giovane immigrato è stato affidato ai soccorritori del “118″ che hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte. Il detenuto quando è giunto al "Sant'Elia", nonostante i medici abbiano fatto di tutto per strapparlo alla morte,  non ce l’ha fatta.

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