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Sotto Riesi un acquedotto del Settecento?

Potrebbe celarsi un acquedotto risalente al Settecento nelle gallerie sotterranee di via Roma. La presenza di un antico sistema di distribuzione idrica è stato ipotizzato ieri mattina, in seguito ad un sopralluogo effettuato dal Soprintendente ai beni culturali e ambientali di Caltanissetta Lorenzo Guzzardi, dall’architetto Daniela Vullo e dal dirigente del Servizio per i beni archeologici Claudia Guzzone, coadiuvati dall’assessore ai Lavori pubblici Matteo Lanza dal dirigente comunale del settore Tecnico Antonio Gallè e dal geometra Enzo Di Legami. Presente anche lo storico Salvatore Mirisola. In un cortile di via Roma, a pochi passi dalla chiesa del Santissimo Rosario, alcune settimane fa, sono state scoperte tre gallerie sotterranee, con visibili archi e volte, che conducono verso la chiesa del Santissimo Rosario, via Imbriani e via Restivo Gallo. Con grande stupore alcuni operai ed il geometra Enzo Di Legami hanno scoperto la stanza sotterranea di quattro metri che conduce a tre passaggi.
«Gli esperti della Soprintendenza sono entusiasti per la scoperta ed ipotizzano la presenza nelle gallerie sotterranee di un antico acquedotto risalente al Settecento – spiega l’assessore Matteo Lanza - . Adesso stanno cercando tramite cartografie storiche di datare il periodo di realizzazione del sistema idrico e di verificare se nelle vicinanze delle gallerie esisteva una sorgente. Nei prossimi giorni saranno eseguite delle analisi su campioni di acqua rinvenuta nella cavità. Successivamente sarà rimossa l’acqua ritrovata e si attenderà per verificare se eventualmente si accumula nuovamente acqua nell’area. Infine sarà ripulita dal fango e si effettueranno analisi su campioni della struttura muraria. Riteniamo unitamente alla Soprintendenza che il sito va valorizzato e reso fruibile ai cittadini ed ai turisti. Per noi si tratta di una importante scoperta che intendiamo tutelare e preservare».
Un mondo sotterraneo sinora inesplorato nel centro storico di Riesi che si dirama sotto i piedi e che merita di essere riportato alla luce. L’amministrazione presieduta dal sindaco Salvatore Chiantia, adesso, attende gli esiti delle ricerche degli esperti della Soprintendenza che dovranno valutare l’entità della scoperta.

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