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Caltanissetta: come combattere e lottare contro il cancro

CALTANISSETTA. Anche la provincia di Caltanissetta adesso ha un proprio «Registro Tumori» accreditato presso l’Associazione Italiana Registri Tumori che ne ha dato notizia nell’annuale riunione nazionale tenutasi a Taranto. Uno strumento utile che dirà di più su quella che è la diffusione della malattia in provincia e che potrebbe in qualche modo aiutare a combatterne la diffusione. I risultati di uno studio durato tre anni, dal 2007 al 2009, erano già stati enunciati dal direttore sanitario del distretto Paolo La Paglia qualche tempo fa: 3788 nuovi casi, tra cui 2084 uomini 1704 donne; il tasso grezzo di incidenza è di 530 casi ogni 100 mila abitanti per gli uomini e 402 per le donne; 388 morti tra i malati tumore uomini e 272 tra le donne; tra gli uomini i tumori più diffusi sono quelli al polmone (19 per cento), prostata (16 per cento), ematologici (16 per cento), colon-retto (13 per cento) e vescica (7.5 per cento), tra le donne invece ai primi cinque posti sono stati rilevati i tumori alla mammella (26 per cento), colon-retto (15 per cento), ematologici (13 per cento), collo dell’utero (5.50 per cento) e tiroide (5 per cento); il tasso di incidenza risulta maggiore tra le donne fino a 54-55 anni mentre negli uomini a partire dai 55 anni. Adesso finalmente la notizia dell’accreditamento, frutto del programma che l’assessorato regionale alla Salute ha portato avanti in questi anni per lo sviluppo della rete dei Registri Tumori su tutta la popolazione siciliana. “Un traguardo notevole – ha dichiarato Paolo La Paglia – raggiunto con il lavoro paziente di tre anni da parte di un gruppo di lavoro che si è speso con tenacia. La provincia ha ora uno strumento epidemiologico importante per fare prevenzione e attenzionare zone ad alto rischio di neoplasie”. Sembra che la zona di Gela e quella del Vallone attualmente siano le più colpite e nei prossimi anni ci sarà da verificare cosa accadrà nella zona di Niscemi vista la recente costruzione del Muos. La rete è coordinata dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale come previsto dalla legge di riordino del Servizio Sanitario del 2009 e attualmente copre il ormai il 90 per cento della popolazione regionale. L’accreditamento del Registro Tumori in provincia di Caltanissetta riveste particolare importanza proprio per l’esigenza di tenere alto il livello di sorveglianza epidemiologica per la presenza di aree con un maggiore rischio ambientale come quelle già citate. Il rafforzamento degli strumenti di sorveglianza epidemiologica si inserisce nel programma straordinario di interventi avviato di recente dall’assessorato alla Salute anche in provincia di Caltanissetta dove il Registro è stato avviato attraverso la collaborazione del Registro Tumori di Ragusa. Adesso bisognerà anche cercare un eventuale nesso tra la presenza di rifiuti pericolosi all’interno delle miniere (cosa che viene denunciata da più parti) e la maggior incidenza della malattia nei paesi del Vallone.

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