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Muos, governo interviene su docenti indagati

NISCEMI. La presidenza del consiglio dei Ministri vuol conoscere le circostanze che hanno portato un nutrito gruppo di docenti dell'Istituto di istruzione superiore secondaria "Leonardo da Vinci" di Niscemi ad essere destinatari della comunicazione che a loro carico sono state attivate le indagini per il reato di ingresso abusivo in sito di interresse militare dello Stato italiano. I fatti contestati ai professori niscemesi si riferiscono alla manifestazione regionale del 9 agosto scorso contro il Muos, il contestatissimo super radar realizzato dalla Marina militare Usa nella sua base di contrada Ulmo. In quell'occasione, quasi un migliaio di persone entrarono all'interno del presidio militare a stelle e strisce, dopo che alcuni attivisti avevano buttato giù un lungo tratto della recinzione. Fra gli indagati, finirono anche una mezza dozzina di insegnanti dell'Iiss "Da Vinci", verso i quali 120 colleghi sottoscrissero un documento di solidarietà - primo firmatario il professor Gaetano Buccheri - che è stato inviato ai rispettivi presidenti del Consiglio dei Ministri e della Giunta regionale siciliana. Nel documento, i docenti esprimevano «la propria preoccupazione e si sentono vicini ai colleghi "indagati" che subiscono i provvedimenti della Questura a causa della debolezza dei governi nazionale e regionale che hanno delegato alla magistratura e alla polizia la soluzione di problemi e di conflitti che, invece, esigerebbero misure politiche di mediazione». La nota si concludeva con la richiesta al governo nazionale e regionale «di abbandonare la logica della repressione e di tornare alla politica del dialogo con i siciliani che ancora una volta sono trattati come merce di scambio». Al documento di solidarietà dei docenti dell'Iiss "Da Vinci" ha fatto riscontro soltanto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che nei giorni scorsi ha fatto pervenire, per conoscenza, al professor Buccheri una nota con la quale chiede all'Ufficio di Gabinetto del Ministero dell'Interno «di voler fornire utili elementi informativi all'interessato e per conoscenza allo scrivente Ufficio» in ordine alla «raccolta di firme a favore dei docenti niscemesi indagati per fatti inerenti la manifestazione No Muos del 9 agosto 2013».

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