Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Serradifalco, i netturbini senza paga incrociano le braccia

SERRADIFALCO. Camion della spazzatura parcheggiato davanti al comune e raccolta rifiuti bloccata per un paio di ore ieri mattina, a seguito di una protesta spontanea dei netturbini. I lavoratori hanno incrociato le braccia giusto il tempo di ricevere rassicurazioni circa il pagamento delle cinque mensilità arretrate reclamate, che un pignoramento nei confronti dell'Ato ambiente Cl1 rischiava di mettere in forse. Subito dopo, i netturbini hanno ripreso il loro servizio, recuperando le ore inattive. Non prima, però, di avvertire che non intendono aspettare oltre l'inizio della prossima settimana. Superata infruttuosamente anche questa data, hanno puntualizzato, sarà sciopero ad oltranza.
"È da marzo che non vediamo un centesimo - hanno spiegato - e c'è qualcuno tra noi che rischia già di avere interrotto le utenze di luce, acqua e gas, non essendo riuscito a pagarne le bollette".
La situazione si è sbloccata, grazie all'intervento del sindaco Giuseppe Maria Dacquì. Giunto al municipio all'apertura degli uffici, assieme all'assessore all'ambiente Piero Cordaro, ha immediatamente incontrato la dozzina di netturbini che stavano eseguendo un sit-in pacifico davanti al camion della spazzatura. Sul quale campeggiava un cartellone, dove era scritto "Ci scusiamo con i cittadini e con l'amministrazione per i disagi patiti". L'intenzione dei lavoratori, infatti, era di bloccare la raccolta dei rifiuti. Il primo cittadino, dopo avere dimostrato loro che il comune di Serradifalco, assieme a pochi altri, è in regola con i versamenti verso la società d'ambito, ha spiegato ai netturbini che i fondi non possono però essere utilizzati per pagare gli stipendi perché un creditore dell'Ato li ha pignorati. Quindi, ha espresso solidarietà ai lavoratori. E affermato che "la manifestazione di protesta, pur se comprensibile, non può essere accettata, poiché configura l'interruzione di un pubblico servizio". Il sindaco Dacquì, per avere il polso della situazione, ha prima telefonato e poi recato, assieme all'assessore Cordaro, all'Ato. Da dove ha appreso che la ditta, che aveva pignorato le somme, si è detta disponibile a una transazione. Motivo per cui, nella stessa mattinata di ieri ha sbloccato i fondi. Atto questo che ha permesso alla società d'ambito di assicurare i lavoratori che nei prossimi giorni si procederà al pagamento dei salari.

Caricamento commenti

Commenta la notizia