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Addio in lacrime al forestale morto nell’Imera

Secondo l’autopsia a uccidere Perri sono state le esalazioni sprigionate dal fuoco

BARRAFRANCA. La chiesa Madonna delle Divina Grazia stracolma per i funerali di Giuseppe Perri, l’operaio Sab – Squadra Antincendio Boschiva – della Forestale morto domenica scorsa asfissiato dal fumo mentre tentava di spegnere uh incendio alla riserva Valle dell’Imera Meridionale, a poca distanza da Pietraperzia. Molte persone sono rimaste fuori al caldo asfissiante di un pomeriggio soleggiato di inizio ottobre.
Tra i presenti, il capo ispettorato forestale di Enna Antonino Manuele, il commissario superiore Antonio Moceri, il comandante del distaccamento Forestale di Pietraperzia ispettore superiore Filippo Emma e squadre Sab, compagni di lavoro di Perri. La bara, portata a spalla dagli operai Sab, è partita puntualmente dalla casa di Perri in via Ferreri Grazia, 62 (angolo via Marchese Barresi) ed è arrivata alle 16 in punto in chiesa.
Sul coperchio della cassa, un cuscino di roselline rosse ed altri fiori fucsia dei familiari. Presenti in chiesa anche gli avvocati della famiglia Perri: Salvatore e Giusy Nicoletti e Angelo Tambè oltre ad Edoardo Bartolotta, presidente di Italia Nostra di Caltanissetta, Ente Gestore della Riserva. La forestale ha fatto una corona di fiori e dei manifesti listati a lutto.
A celebrare la messa è stato il parroco don Salvatore Nicolosi. La cerimonia era “arricchita” dai canti del coro parrocchiale.
Don Nicolosi, all’omelia, ha detto: “Il nostro fratello Giuseppe ha terminato la sua vita nell’espletamento del suo lavoro, al servizio della società e questo gli fa onore. L’uomo che guadagna onestamente deve essere onorato”. A conclusione ha detto: La vita è fragile, dobbiamo viverla nel rispetto delle leggi e nell’amore verso Dio e il prossimo”. All’uscita dalla chiesa la sirena del mezzo antincendio ha fatto sentire la sua “voce”.

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