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Enna, accoltellò convivente: scarcerata la romena

ENNA. È tornata libera, dopo cinque mesi di carcerazione preventiva, Anca Podoleanu la ventiseienne romena reclusa nella sezione femminile del carcere di Enna dal 26 dicembre 2012 quando venne arrestata con l’accusa di tentato omicidio per avere accoltellato il convivente. Da ieri la donna, che non ha più una casa, né un lavoro è ospite in una casa di accoglienza. Il difensore della Podoleanu, l'avvocato Pierfrancesco Buttafuoco, che sostiene la legittima difesa della giovane, adesso sotto processo dinanzi al Tribunale di Nicosia in composizione collegiale, aveva più volte chiesto una attenuazione della misura che è stata concessa solo in fase di appello. “Finalmente ha avuto fine – spiega l’avvocato Buttafuoco – un ingiusto accanimento cautelare se si considera che la mia cliente è incensurata e che agì solo per difendersi, come avremo modo di dimostrare nel corso del dibattimento”. Il processo si è aperto nei giorni scorsi, ma il Tribunale non ha accolto la richiesta di rito alternativo avanzata dal difensore dell’imputata che aveva chiesto un abbreviato. La donna aveva raccontato al Gip, già nel corso dell’udienza di convalida, di avere accoltellato il convivente dopo avere subito l’ennesima aggressione. Avrebbe subito una serie di violenze dalle botte alle umiliazioni dal trentacinquenne romeno Constantin Petreu e per difendersi avrebbe reagito afferrando un coltello a serramanico, e quando l’uomo si sarebbe avvicinato per colpirla ancora il coltello l’avrebbe ferito al petto. Ricostruzione che Petreu, parte civile al processo con l’avvocato Concetta Cusmano, respinge.

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