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Affreschi, stop alla pioggia e ora il restauro a Enna

ENNA. La soprintendenza di Enna invia all'assessorato regionale dei Beni culturali un mini progetto da 50 mila euro per la gestione dell'emergenza nella chiesa di San Giovanni, dove il ciclo di affreschi del Borremans rischia di scomparire per sempre. «Con l'intervento dell'opera pia Geraci, ente proprietario della chiesa, le infiltrazioni d'acqua sono state rimosse, si è già proceduto alla revisione del tetto, alla ristrutturazione della finestra del lato nord, al ripristino della grondaia e dei pluviali, quindi gli uffici della Soprintendenza hanno già messo nero su bianco e inviato alla Regione per il finanziamento l'intervento di restauro per salvare i pannelli più a rischio del ciclo di affreschi», spiega don Giuseppe Paci, responsabile del settore Beni culturali della Diocesi di Piazza Armerina.
Eliminate le infiltrazioni di acqua piovana, quindi, bisogna procedere al restauro della "Cappella Sistina di Sicilia", come l'ha definita qualcuno. Ma i 50 mila euro che sarebbero disponibili a Palermo per il pittore fiammingo "malato" potrebbero non bastare neanche per mettere in sicurezza i tre pannelli più a rischio del ciclo di pitture. Le ultime abbondanti piogge prima dell'arrivo della primavera avevano provocato ulteriori danni ad un affresco nel quale viene raffigurata la visita dei pastori al Bambino Gesù. Si starebbe staccando la pellicola pittorica dalla faccia del bambinello, tanto che don Antonino Scarcione, parroco della chiesa, parla di un Gesù che sembra "affetto dalla lebbra". Altri due pannelli laterali, invece, "Il Trionfo di San Benedetto" e il "Martirio di San Placido", sono da anni e anni "fasciati" da velinature, veri e propri tamponi ormai in parte scollati, attaccati all'affresco per ritardare il distacco della pellicola pittorica. Le due scene potrebbero scomparire in modo irreversibile, per questo l'intervento stralcio e urgente della Soprintendenza dovrebbe servire a mettere in sicurezza e salvare l'opera pittorica del settecento nelle sue parti più rovinate. L'eliminazione delle infiltrazioni d'acqua, ma anche una maggiore areazione della chiesa per abbassare il peggior nemico del pittore olandese, cioè l'umidità, dovrebbero arrestare, o almeno frenare, il dissesto progressivo della pellicola pittorica.
Lo "stato comatoso del Borremans", come lo aveva definito don Scarcione, quindi, potrebbe non essere irreversibile. Il timore della Parrocchia e della Diocesi è che un altro nemico degli affreschi di San Giovanni, la burocrazia, possa ritardare ulteriormente i tempi di intervento. L'ormai ex assessore regionale dei Beni culturali, Maria Rita Sgarlata, a fine gennaio aveva effettuato un sopralluogo di persona dentro la chiesa e dato disposizioni urgenti alla Soprintendenza di Enna. Nelle ultime settimane il cambio della guardia in seno alla giunta regionale ha poi tagliato fuori proprio la Sgarlata.ì

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