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Troppi immigrati, protesta a Piazza Armerina

PIAZZA ARMERINA. In pochi giorni ha già raccolto più di 1200 firme, con l'obiettivo di arrivare a 5 mila sottoscrizioni. Parte dalla città dei mosaici una petizione tutta piazzese, promossa da Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, per dire "basta ai troppi migranti" e "ridimensionare il loro numero" in città, considerato "sproporzionato". "A Piazza e in provincia di Enna il fenomeno sta toccando punte allarmanti", spiega l'ex vicesindaco Fabrizio Tudisco, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, il quale invierà la petizione alla Prefettura e al sindaco Filippo Miroddi.
Tutte le sottoscrizioni vengono raccolte rigorosamente dietro presentazione di un documento di identità. "Nella città dei mosaici siamo a oltre 400 migranti ospiti di strutture ricettive e abitazioni private, sono troppi, il numero compatibile con la nostra comunità e la popolazione locale sarebbe di 50 persone, preferibilmente nuclei familiari", dice Tudisco, mentre raccoglie le firme con un banchetto davanti alla succursale di Poste Italiane al quartiere Monte. "Le spese di soggiorno, vitto e alloggio, unite a speciali convenzioni con le amministrazioni comunali, ivi compresa quella di Piazza, per l'avviamento al lavoro e ad altre attività di supporto piscologico-ricreativo, rappresentano uno schiaffo morale ai tanti indigenti e disoccupati localiche non possono e non devono avere negati lavoro ed adeguata assistenza sociale e servizi gratuiti prima di qualunque altro immigrato, in un momento di forte crisi economica e sociale". Attualmente oltre 180 migranti si trovano ospiti del Park Hotel Paradiso, circa 50 all'Ostello del Borgo, diverse altre decine in altre strutture private, anche fuori dal centro urbano. "C'è un silenzio assurdo su questa vicenda da parte delle nostre istituzioni, il sindaco Miroddi sembra fare finta di niente, basta ascoltare le persone, viene posto un problema in modo serio e civile, le legittime preoccupazioni della gente non vanno scambiate per razzismo, chi lo fa è in malafede", afferma Tudisco, il quale ricorda la recente operazione delle forze dell'ordine a Piazza nella quale sono stati coinvolti tre migranti ospiti di strutture ricettive, arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti, con la Villa Garibaldi trasformata in un mercato di droghe leggere. "Ma questa raccolta di firme sarà tenuta in considerazione dalle istituzioni?", chiede uno dei firmatari subito dopo aver aderito all'iniziativa. "Noi facciamo la nostra parte, raccogliendo il disagio di una città, il sindaco e la Prefettura non penso possano far finta di niente", rispondono dal banchetto.Una petizione con 150 firme, invece, per esprimere forte preoccupazione e timore per i possibili scompensi turistici potenziali, era già arrivata diverse settimane fa sul tavolo della Prefettura di Enna, con la raccolta di sottoscrizioni avviata da commercianti e operatori turistici dopo la notizia di possibili nuovi arrivi di migranti da ospitare nel cuore del centro storico della città dei mosaici.E anche in quel caso si faceva riferimento all'alterazione del rapporto numerico tra migranti e popolazione locale.

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