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Aree della Zona Falcata trasferite all’Authority

MESSINA. Il 23 aprile 2014 sarà una data storica per la città. Da ieri l'ente Porto ha di fatto ceduto all'Autorità portuale la gestione delle aree comprese nella "Zona Falcata" e oggetto di contenziosi. Il presidente dell'Authority Antonino De Simone, il commissario ad acta l'ente Porto Emanuele Nicolosi e su delega del presidente della Regione Rosario Crocetta l'assessore alle Attività Produttive Linda Vancheri hanno siglato l'accordo. Il segretario dell'Autorità portuale Francesco Di Sarcina spiega il contenuto del patto che ha visto allo stesso tavolo anche il sindaco Renato Accorinti, l'assessore regionale ai Beni Culturali, Giusy Furnari, Confindustria, Capitaneria di porto, privati, associazioni di categoria.
"Il protocollo - dice Di Sarcina - riconosce l'Autorità portuale come unico ente che gestirà le aree portuali, ricordo che noi non siamo, non saremo e non diventeremo i proprietari, questo accordo è storico perché finalmente dopo tanti anni di "liti" giudiziarie tra enti della Pubblica amministrazione, di contenziosi al tribunale noi rinunciamo a tutti i crediti vantati dopo i controlli delle Avvocature e dei nostri Revisori dei Conti e soprattutto si può davvero far partire il piano regolatore del Porto in attesa dell'approvazione regionale, il Prg portuale finalmente avrà una direttrice unitaria". Nel documento, all'articolo 1, si legge che il presente protocollo è "Inteso a consentire il pieno, integrale e condiviso raggiungimento degli obiettivi di riqualificazione e sviluppo della "Zona Falcata del porto di Messina". I firmatari, all'articolo 2, dichiarano che il raggiungimento dei comuni obiettivi di riqualificazione e sviluppo della "Zona Falcata" dovrà avvenire attraverso la spedita attuazione degli interventi previsti nel Piano regolatore portuale redatto dall'Autorità portuale con delibera n. 4 del 27 marzo 2008 e in fase di approvazione regionale.
L'ente Porto nato con la legge 15 marzo 1951 n. 191 per realizzare il "Punto Franco" non interferirà più con i poteri dell'Autorità portuale e con i programmi di riqualificazione e di sviluppo. La Regione s'impegna a istruire la valutazione ambientale del Piano regolatore portuale nel minor tempo possibile dal ricevimento. All'articolo 3 "Resta impregiudicata dal presente atto la facoltà della Regione Sicilia di portare a termine attraverso i propri organismi opere e interventi già programmati e di eseguire, a proprie cure e spese, nuove opere nella Zona Falcata ma coerenti con il Piano regolatore portuale nel rispetto della legge 84 del 1994 che ha istituito l'Authority portuale. L'ente Porto, entro 15 giorni dalla sottoscrizione dell'accordo, s'impegna ad abbandonare il giudizio di appello proposto contro la sentenza n. 191 del 25 gennaio 2013 resa dal tribunale civile di Messina e del giudizio 4121 del 2010 pendente innanzi al tribunale. L'ente Porto dovrà fornire formale riscontro all'Authority portuale. Entro 15 giorni dalla firma sarà redatto dalla competente Autorità Marittima verbale di consegna delle aree demaniali, opere e specchi acquei ricompresi nella Zona Falcata del porto e non ancora consegnati all'Autorità portuale. L'Authority fornirà la liberatoria sull'integrale posizione debitoria imputata all'ente Porto.

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