LIPARI. Per i 35 ex lavoratori della Pumex che da gennaio non sono stipendiati in arrivo 600 mila euro dalla Regione. Il deputato regionale del Pd Filippo Panarello ha comunicato al locale segretario Saverio Merlino che "l'Ars ha approvato il mio emendamento per gli ex lavoratori Pumex. Previsto un intervento di 600 mila euro per far riprendere al Comune di Lipari l'attività di lsu".
Intanto, continuano le polemiche. Le ha sollevate l'ex Pumex Bartolo Natoli sostenendo che "dopo la chiusura della Pumex a livello politico non si è fatto nulla per la loro stabilizzazione occupazionale, visto che che l'azienda è stata sacrificata perché le Eolie sno divenute Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco".
Sulla vicenda è anche intervenuto l'ex sindaco Michele Giacomantonio: "La concessione alla Pumex a scavare scadeva nel 2001 - ha precisato - e non è mai stata rinnovata per Porticello dal consiglio comunale. L'escavazione è andata avanti tramite autorizzazioni, non so quanto legittime, dell'Ente minerario. I sigilli la magistratura non li ha messi per iniziativa dell'Unesco ma perché ha ritenuto illegittima la prosecuzione dei lavori. Lo scandalo è che dal 2000 fino ad oggi amministrazioni comunali ed imprenditore non sono riusciti a trovare una alternativa per i lavoratori. Invece di prendersela con i mulini a vento, i lavoratori dell'ex-Pumex dovrebbero prendersela con amministratori locali e regionali che malgrado promesse ed assicurazioni ai lavoratori ed all'Unesco non hanno fatto niente. Inoltre un minimo di esame di coscienza dovrebbero farlo gli stessi lavoratori perché hanno creduto a chi non meritava di essere creduto". B.L.
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