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Marina Corta, discoteca in piazza con polemica

Lipari, le diverse opinioni sulla musica nel «salotto» dell’isola. C’è chi non gradisce «questo tipo di serate» e chi invece ama «divertirsi e ballare senza dover pagare»

LIPARI. Con l'arrivo dell'estate la maggiore isola delle Eolie si trasforma in una discoteca in piazza. Oltre che nei bar ove per l'ordinanza sindacale si suona con amplificazione fino alle 0,30 e a luglio e agosto fino all'una, ora vi è la moda della discoteca nella piazza di Marina Corta, considerato il "salotto dell'isola". Ma è polemica. L'ha sollevata il gioielliere Francesco Bertè: "La discoteca in piazza attuata già in alcuni fine settimana è condivisa o c'è qualcuno che pensa che la discoteca la debbano fare le discoteche. Io non condivido questo tipo di serate, non vorrei che non lamentarsi possa passare per una condivisione della discoteca in piazza". Carlo Zaia: “Tutti bravi a criticare! Invece di fare i giusti complimenti a chi organizza tutto questo. Lipari non cambierà mai proprio per questo motivo. Isola e abitanti apatici.” Albina Carbone: “Bravi mi piace. Ascolto buona musica, condivido l'allegria dello stare insieme e, per chi non va in discoteca, per fare due balli non deve pagare”. Marco Raffiti: “Peppe Fonti e company non mollate mai questo spirito!”. Vittorio Pavone: “Un paese pieno di gente chiusa, a ogni evento e qualsiasi manifestazione pronto a scagliare la prima pietra, per motivi assurdi! Il sonno della mente genera mostri. Non sono nessuno per dare lezioni di vita, ma siamo nel 2014 apritevi questa mentalità. Non rimanete con la mentalità del dopo guerra”. Gianluca Pellegrino: “Vogliono Lipari come una città e viverci da cittadini, ma sono legati antropologicamente alla radice isola-isolani-isolati. Bisogna scegliere“. Valeria Russo: “Bravo Peppe Fonti riesci ad unire diverse generazioni con la tua musica, ballavano tutti specialmente i turisti”. Luca Chiofalo: “Malta o Canarie...? Con tutto il rispetto, queste sono isole diverse. Pensate davvero che l'economia turistica si possa reggere su ragazzini alticci che fanno baldoria fino all'alba...? Non lo crede nessuno che abbia conoscenze adeguate in campo turistico-ricettivo o svolga un lavoro qualificato ad esso collegato. Ora, la discoteca in piazza è un evento "facile" e di sicuro gradimento tra i giovani, ma vi prego di considerare che gli ospiti maturi e danarosi che (ancora per poco) ci visitano e ci tengono in piedi gradirebbero altro genere di programmazione. Si provi, almeno, a fare un mix. Se la maggioranza vuole la discoteca in piazza, W la discoteca in piazza, ma se poi gli "affari" non vanno bene nessuno si lamenti. Meditate...”. Luca Bono: “Organizzateli questi eventi per gli ospiti danarosi e maturi, tanto la discoteca in piazza mica la fanno tutti i giorni. Anche fosse una volta a settimana ne rimangono altri 6 per vedere orchestre, teatro, saggi di danza”. Luciano Profilio: “Se la musica a Marina Corta la chiamate da discoteca, quella che imperversa tutte le sere in via Maurolico e sul Corso Vittorio Emanuele come la definite?”

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