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Aliscafi e traghetti, alle Eolie scatta l’orario invernale

In piena stagione le isole sono affollate di turisti, eppure una disposizione della Regione cambia i profili delle compagnie creando disagi e proteste tra gli utenti

LIPARI. "Le Eolie sono ancora affollate di turisti ma da e per le sette isole scattano gli orari invernali degli aliscafi (oltre che dei traghetti) e non ci sono posti. Così esplodono le proteste". Gli amministratori delle società "Compagnia delle Isole", "Ustica Lines" e "Ngi" ribattono: "Le disposizioni sono della Regione". Il sindaco Marco Giorgianni: "Ho già richiesto una proroga degli orari estivi". Ma sulle isole è protesta di villeggianti e isolani. Racconta "l'eolian-parigina" Bernadette Godillon: "Con l'entrata in vigore del nuovo orario, con Ustica Lines a Milazzo tutti i biglietti esauriti in non più di mezz'ora prima delle partenze delle 12.15 e delle 13.20.
Tanto caos e proteste dei viaggiatori. In una località turistica come le Eolie, si può l'11 settembre far scattare un orario invernale?". Da Filicudi sulla stessa onda Daniela Tagliasecchi, vice presidente della Circoscrizione: "Turisti e residenti diretti a Filicudi e Alicudi non sono stati imbarcati sull'unico aliscafo giornaliero che da Milazzo raggiunge le due isole. In luoghi dove la bella stagione si prolunga talvolta fino a dicembre, dall'11 settembre entra in vigore l'orario invernale che prevede, il venerdì, una sola corsa di aliscafo da Milazzo per Filicudi/Alicudi, alle 13,15. Questo aliscafo imbarca anche le persone dirette in tutte le altre isole con conseguente rischio di over-booking, come si è verificato. Questa circoscrizione, supportata dal sindaco, ha già fatto richiesta di rimodulazione orari, nel frattempo basterebbe non imbarcare i passeggeri diretti a Vulcano e Lipari, isole servite da numerosi altri mezzi, ed il problema sarebbe risolto. Il turismo deve essere garantito per tutte le isole nello stesso modo ed i residenti devono tutti avere lo stesso diritto alla mobilità".
Aldo Natoli, ex assessore ai trasporti: "Ho avuto modo - spiega - di assistere al "caos" che si è verificato a Milazzo, sia per la mancanza di posti, che per le ritardate partenze. Non si possono ridurre o modificare gli itinerari orari quando la stagione turistica, e buon per noi, è ancora animata da tanti visitatori. Non solo, ma chi concepisce gli orari non tiene conto del tempo che occorre per effettuare le operazioni di sbarco ed imbarco dei viaggiatori e di quello necessario per effettuare il rifornimento del carburante. Il ritardo negli arrivi e nelle partenze diventa pertanto ovvio. Purtroppo nel nostro Comune sembra che nessuno si preoccupi di verificare in anteprima gli itinerari-orari che le società di navigazione, "sponsor", intendono attuare per servizi che sono ammessi a finanziamento per incentivare lo sviluppo socio-economico e turistico delle isole e per favorire la mobilità dei cittadini. Restare bloccati per diverse ore a Milazzo, magari dopo un lungo viaggio, non è certamente piacevole! Si tratta di "un biglietto" che penalizza le Eolie!". Alessandro Seminara, ad della "Compagnia delle Isole": "Di fatto la nostra convenzione indica le date; conseguentemente modificando gli assetti cambiano anche gli orari". Sulla stessa lunghezza d’onda Nunzio Formica, dirigente "Ustica Lines" e Sergio La Cava, armatore "Ngi".

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