
CEFALU'. Cefalù è ancora avvolta dalle fiamme. Il rogo, divampato ieri pomeriggio, alimentato dal vento di scirocco, sta assediando un vasto fronte boschivo in un'area già devastata dagli incendi nell'estate del 2007. Le fiamme sono divampate, probabilmente per cause dolose, nell'area boschiva di Gibilmanna e subito si sono estese in diverse contrade, da Carbonara a Ferla, su un fronte di diversi chilometri. Numerose residenze e case di villeggiature sono minacciate. A rischio anche il celebre santuario della Madonna di Gibilmanna. Tre persone, rimaste intrappolate dal fuoco, sono state raggiunte e messe in salvo dai vigili urbani. I vigili del fuoco sono impegnati su tutti i fronti, con squadre provenienti da tutta la provincia e non solo
"È un inferno di fuoco e siamo stati lasciati soli» dice il sindaco Rosario Lapunzina. «È un incubo che ritorna. E purtroppo ci sono state gravi falle nell'organizzazione dei soccorsi» denuncia ancora Lapunzina indignato perchè l'unico Canadair impiegato nelle operazioni di spegnimento è rientrato alla base per il cambio di turno del pilota e non è più tornato. Il sindaco ha protestato con il prefetto mentre, sul posto, ha cercato di coordinare gli interventi delle squadre di soccorso che appoggiano i vigili del fuoco.
8 Commenti
michelangelo
27/09/2012 10:29
Pure San Martino delle Scale sta bruciando...
Carmelo Biondi
27/09/2012 11:39
La nuova direttiva europea che inpedisce ai proprietari di bruciare sino al 15/6 il materiale di risulta della pulizia dei terreni comincia a dare per i piromani ottimi risultati.
roberto palermo
27/09/2012 12:39
il sindaco di cefalù invece di lamentarsi faccia in modo che al più presto venga istituito un distaccamento di vigili del fuoco permanenti in modo tale da evitare ogni volta le medesime inutili polemiche, una bella lettera al ministro dell'interno, dove spiegare che cefalù perla turistica, con alberghi, grande ospedale, vicina arteria autostradale ecc ecc si muova in tempi rapidi per l'apertura definitiva del sopra citato presidio VV.F. permanenti e nn volontari
Luca
27/09/2012 12:45
La Sicilia brucia da ogni parte, ogni anno, ogni volta che c'e' un po' di vento e un po' di caldo. Non esiste piu' lo zingaro, intere aree boschive distrutte. Alla regione intanto si discute solo di soldi, di come aumentare i propri stipendi e di come pagare i numerosissimi precari.
Salvatore Emanuele
27/09/2012 12:46
La Regione Sicilia non possiede un velivolo Canadair per le emergenze di incendio boschivo ?
claudia
27/09/2012 13:30
cefalù avete la fortuna di avere un sindaco che fino all'alba e rimasto con voi nei punti colpiti dai piromani a seguire tutto per portare in salvo la vostra amata cefalù,in tutti gli altri paesi i sindaci alle tre del mattino erano nel sonno più profondo! ps: per chi si rivolge al sindaco dicendosi di non lamentarsi gli ricordo che sta notte li dove c'era il fuoco c'era il sindaco non lui.
Alex
27/09/2012 14:46
Ennesimo paradosso siciliano:Abbiamo un forestale per albero talmente é sprorzionata la percentuale di tale esercito a caccia di rinnovi contrattuali eppure la Sicilia brucia ogni qual volta si leva scirocco!! Infatti pare palese che non sia il numero ma la presenza di apparecchiature e mezzi la soluzione al problema
Rosario
27/09/2012 23:40
Lasciate a casa sti forestali, ma a cosa servono??fra un po' non c'è piu' un albero..la regola dovrebbe essere:ogni tot ettari bruciati forestali in meno!e andassero poi a chiedere lo stipendio a chi brucia!cosi' magari ci sarebbe un po'di prevenzione..e poi non ci sono mai notizie sulle pene inflitte ai piromani presi,perchè?