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Palermo, incendiate le auto di due preti a Borgo Nuovo: non si esclude pista mafiosa

PALERMO. Gli investigatori stanno ricostruendo la dinamica del rogo che ha distrutto le auto di due preti del quartiere Borgo Nuovo, alla periferia di Palermo e non escludono la pista mafiosa. Le fiamme sono divampate all'interno della recinzione della chiesa Santa Cristina raggiungendo le macchine del parroco Giovanni Trumello e del vice parroco Rosario Fontana.  Ignoti sono entrati con un bidoncino di benzina hanno cosparso le auto e hanno dato fuoco.  Tanta la paura tra i residenti che sono scesi in strada e hanno spento le fiamme che hanno avvolto la Fiat Punto e la Renault Modus. Sono intervenuti i vigili del fuoco. Sconcerto tra i fedeli. «Mi dispiace - dice il farmacista Giovanni La Rizza - Tanta ferocia nei confronti della chiesa è inspiegabile. Del resto i parroci fanno tanto bene qui. Perchè tanta violenza?».  «È una cosa orribile perchè fatta nei confronti di chi si batte per cercare di migliorare questo quartiere degradato - dice il barista Andrea Amorello - Non si è mai verificata un'aggressione così violenta contro i sacerdoti».  Sono stati sentiti i preti e il personale che opera all'interno della chiesa. Insieme a padre Antonio Garau, parroco della chiesa di San Paolo, padre Giovanni Trumello e padre Rosario Fontana stanno conducendo iniziative per la legalità. Il vicario dell'arcidiocesi di Palermo Carmelo Cuttitta si è recato in chiesa per incontrare i sacerdoti. 

CURIA: "GRAVE INTIMIDAZIONE". La Curia di Palermo esprime vicinanza, sostegno e affetto nei confronti della comunità dei padri passionisti e della parrocchia di Santa Cristina dopo «il gravissimo episodio intimidatorio della notte scorsa a Borgonuovo» nei confronti dei due sacerdoti. «A poche settimane dalla Beatificazione di don Giuseppe Puglisi - dic euna nota - martire della fede, si verifica nella nostra Città, e in particolare in uno dei suoi più popolosi quartieri, quello di Borgo Nuovo, un gravissimo episodio intimidatorio a danno della comunità dei padri passionisti che operano al servizio della parrocchia di Santa Cristina. Tale episodio è avvenuto ieri sera, al termine di una veglia di preghiera che aveva riunito insieme, così come in altre occasioni, centinaia di fedeli delle parrocchie di Santa Cristina, di San Paolo e di San Giovanni Apostolo». «I fatti - prosegue - così come si presentano, appaiono ancora più gravi perchè chiaramente rivolti contro i padri passionisti che, insieme alla comunità delle suore della sacra famiglia di Spoleto, quotidianamente si trovano impegnati in una capillare azione di evangelizzazione e promozione umana tesa al risveglio spirituale e morale dell'intero territorio. Non possiamo non condannare tali ignobili episodi intimidatori che generano sospetto, alimentano violenza e che, oltre a sfigurare il volto di un quartiere e della città tutta, minacciano la diffusione del bene e - come afferma il santo padre Francesco - rubano la speranza alle nuove generazioni. Facciamo appello a tutti i fedeli del quartiere a rimanere uniti in questo momento di prova e a non lasciarsi scoraggiare nel fare il bene. Riponiamo altresì piena fiducia nel lavoro delle Forze dell'Ordine impegnate nelle indagini per l'accertamento delle responsabilità e per far luce sui fatti».

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