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Liceo linguistico, appello alla Regione A rischio 1.800 studenti e 200 docenti

Il caso per la chiusura delle province e i tagli ai trasferimenti. Per tenerlo in vita servono 9 milioni

PALERMO. Senza i soldi della Regione l’istituto provinciale di cultura e lingue «Ninni Cassarà» rischia di chiudere. Uno tsunami che potrebbe investire 1.800 famiglie del Palermitano e circa 200 docenti, tra assunti e precari. A sintetizzare lo stato di salute dell’unico liceo linguistico pubblico, che conta cinque sedi in tutta la provincia (due a Palermo, due a Cefalù e una a Terrasini, mentre quella di Alimena è già stata chiusa tra le polemiche), è il dirigente Filippo Spallina: «Siamo a un codice rosso. Stando così le cose, senza certezza di risorse, non saremo in grado di avviare il nuovo anno scolastico. E questo significherà un dramma umano per le famiglie e culturale. Come si fa a parlare di legalità, se non si garantisce il diritto allo studio? Siamo già stati costretti a tagliare la sede di Alimena, che aveva 49 studenti, risparmiando 514 mila euro». E oggi si terrà un’assemblea dei docenti dell’istituto, molto preoccupati per la loro sorte.
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