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Randagi a Palermo, allarme aggressioni a scuola

Nella zona del plesso Sacco e Vanzetti c’è un branco che terrorizza personale scolastico, bambini e passanti

PALERMO. È allarme aggressioni nella zona di via Messina Marine. Un gruppo di cani randagi, da mesi, incute terrore nella zona della scuola Sacco e Vanzetti. L'altro giorno, una signora - che preferisce non rendere noto il suo nome - è riuscita a scappare prima che uno dei tre cani la aggredisse: «Stavo uscendo dal supermercato - racconta la signora - e il randagio mi ha preso il foulard e ha cominciato a tirarlo cercando di farmi cadere. Per fortuna non è successo nulla di grave e sono riuscita ad evitare il peggio ma non posso continuare ad andare a lavoro con il terrore che possano aggredirmi. I cani si aggirano vicino alla scuola dove lavoro e così com’è accaduto ieri - continua la signora - siamo spesso costretti a non potere uscire per paura della nostra incolumità e di quella dei bambini che frequentano l'istituto». Sull'episodio che la signora ha raccontato in diretta a Ditelo a Rgs, è intervenuto l'assessore comunale ai Diritti degli animali Giuseppe Barbera, il quale si è subito offerto di contattare la polizia municipale per un intervento immediato sui randagi che si aggirano nella scuola Sacco e Vanzetti.
Non è la prima volta che in città si verificano episodi di questo tipo ma anche ben più gravi con persone che vanno a finire in ospedale a causa di gravi ferite da morsi. Dal centro alla periferia, dal capoluogo siciliano alle diverse provincie dell'isola, è allarme randagismo un po' ovunque. Il canile palermitano, da anni, è al collasso e l'emergenza si accresce di giorno in giorno. Intanto, altri 64 cani hanno lasciato la struttura di via Tiro a Segno. Sono stati trasferiti in un canile tra Modena e Bologna, patrocinato dell'Enpa (ente nazionale protezione animali), che ha vinto la gara d'appalto di 160 mila euro bandita dal Comune. La struttura del Nord, nel frattempo, si sta già muovendo con le adozioni così da ridurre le numerose spese che l'amministrazione palermitana deve affrontare per sostenere i cani a distanza.
«Abbiamo costituito un gruppo di progettazione - dice Barbera - per intervenire sull'ex mattatoio e procedere al trasferimento delle gabbie che ospiteranno altri cani. Inoltre, dal 17 dicembre l'amministrazione avrà a disposizione un terreno in via Messina Montagne dove realizzare una struttura prefabbricata per accogliere altri 150 randagi che si trovano ancora in via Tiro a Segno. Il canile municipale deve essere liberato al più presto - continua Barbera -. A gennaio gli operai saranno a lavoro per cercare di finire quanto prima gli interventi per trasformare la struttura in un canile sanitario. Con i mezzi e le risorse adeguate porteremo avanti finalmente la lotta al randagismo che ci siamo prefissati».

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