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È morta a Palermo l'ex parlamentare Pd Alessandra Siragusa

PALERMO.  La primavera per lei non era solo un periodo dell’anno, era la stagione politica che le aveva dato le ali per volare, era il suo sorriso radioso come la grinta che tirava fuori in ogni battaglia in favore delle donne e della scuola. Alessandra Siragusa, 50 anni e in politica sin da giovanissima, era fatta così. Ha affrontato con un sorriso e con grinta anche la terribile malattia che in pochi mesi l’ha consumata, continuando a pensare agli altri, ai suoi adorati figli, alla sua famiglia e a chi aveva bisogno di aiuto. Il 13 luglio, nel pieno della sua lotta contro la malattia, sulla sua pagina di Facebook, ricordava a tutti di «donare il sangue soprattutto nel periodo estivo». Ieri è morta all’ospedale Cervello, circondata dall’affetto dei suoi cari. In serata la salma è stata trasferita a Villa Niscemi, dove è stata allestita la camera ardente. Un posto d’onore per una donna che ha messo la sua vita politica a servizio della città, diventando l’assessore all’istruzione per eccellenza, capace negli anni Novanta di lavorare indefessamente per dotare ogni quartiere di istituti efficienti e accoglienti, ma soprattutto di aprire le porte delle scuole al territorio, in un’osmosi culturale che ha inaugurato uno stile nuovo e originale.
Alessandra Siragusa, dopo gli studi alle Ancelle del Sacro Cuore e alla facoltà di Lettere, inizia a fare politica attiva giovanissima. Nel 1985 diventa consigliere di quartiere, dal 1990 al 1993 consigliere comunale di Palermo, venendo eletta prima con la Democrazia cristiana (area Mattarella) e poi con la Rete. Nel dicembre del 1993 viene scelta dal sindaco Leoluca Orlando come assessore alla pubblica istruzione, carica che mantiene fino al dicembre 2000. Guidando questo settore con passione, si inventa la manifestazione «Palermo apre le porte-La scuola adotta un monumento», capace di riaprire tesori nascosti e affidarli ai bambini-cicerone per la valorizzazione. Si avvicina ai Ds, manca alcuni appuntamenti elettorali, torna a insegnare a scuola e a impegnarsi nella società civile con l'associazione Emily. Alle elezioni politiche del 2008 conquista un seggio alla Camera col Pd. Alle politiche del 2013 si candida al Senato in Sicilia con il Pd ma non viene eletta.
Una passione, quella per la politica, messa in luce da tutti i messaggi di cordoglio. Lo dice il sindaco Orlando: «Una donna che con passione e competenza ha dedicato la propria vita alla città». Lo ribadisce Sergio D’Antoni (Pd): «Una grande combattente sia sotto il profilo umano che politico e istituzionale». «Sempre in prima fila nella lotta per la legalità e lo sviluppo della sua adorata Sicilia» dice il premier Enrico Letta. Il presidente del consiglio comunale, Salvatore Orlando, ne ricorda «la grande capacità di far dialogare il mondo della politica e la società civile». «Un esempio di politica sana» per il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo. Il gruppo Pd all’Ars: «È sempre stata protagonista decisa ma garbata». «Una capacità di leadership che l'ha fatta diventare una protagonista della vita politica» aggiunge il ministro Dario Franceschini.
Un impegno concepito come un dovere, come lei stessa spiega in una sua testimonianza di qualche anno fa, riconducendo la sua «vocazione» alla morte del generale Dalla Chiesa. «Mi rimbombava nelle orecchie una parola mostruosa. Inutile. Tutto inutile - scrive -. Non poteva essere. Quella sera ho deciso che avrei fatto di tutto perché quella morte non fosse inutile. E la mia vita è cambiata. Nella politica ho cercato la strada. Qualcuno adesso si stupisce che io abbia iniziato così giovane, e ogni tanto anche io penso che se quel 3 settembre non fosse accaduto oggi farei altro, sarei un'altra». I funerali saranno celebrati alle 10,30, a Sant’Eugenio Papa.

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