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Palermo, chiude il bar Mazzara Randazzo licenzia 40 lavoratori

PALERMO. La crisi non risparmia nessuno. Nemmeno insegne storiche come quella di Randazzo o del bar Mazzara a Palermo. La prima ha comunicato il licenziamento di 40 unità di personale, di cui 20 amministrativi e 20 addetti alle vendite. La seconda, oggi denominata Arabea, sta per chiudere i battenti col conseguente licenziamento collettivo di 32 dipendenti, di cui 16 addetti alla produzione e 16 alla vendita.
Due comunicazioni che hanno già messo in allarme la Uiltucs guidata in Sicilia da Marianna Flauto, già al lavoro sulle due vertenze.
Il gruppo Randazzo era già in regime di solidarietà grazie a un accordo che era stato prorogato fino al 30 giugno prossimo. Ma ai sindacati, Randazzo ha spiegato che “il perdurare della crisi che trova riscontro nella progressiva diminuzione del volume delle vendite sta influendo negativamente sull’attività dell’azienda”. Ma l’esubero del personale è legato anche al “passaggio a regime del nuovo sistema informativo che sta snellendo le procedure” e alla “diminuzione dei volumi venduti e gestiti”. Per cui delle 124 unità di personale a tempo pieno a Palermo e provincia sono 27 quelli in esubero, mentre tra i 35 part time saranno 13 a essere licenziati.
L’Antica pasticceria Mazzara, oggi Arabea Srl, opera a Palermo sin dal 1909 e aveva già provato a diminuire il costo della manodopera negli anni passati. Ma la crisi non si è attenuata e l’azienda adesso spiega che i motivi del licenziamento sono dovutI “all’impossibilità di adottare misure idonee a porre rimedio alla cessazione dell’attività con il conseguente licenziamento di tutto il personale”. Quindi, l’azienda spiega che “la sperata ripresa dei consumi non si è mai verificata malgrado effimeri risultati positivi in periodi circoscritti quali le festività, la crisi nelle vendite del settore è andata sempre di più ad aggravarsi”.


LA UILTUCS: AL LAVORO PER SOLUZIONI CHE SALVAGUARDINO IL PERSONALE. Chiude l’Antica pasticceria Mazzara di Palermo e licenzia 32 dipendenti, mentre il Gruppo Randazzo annuncia 40 esuberi. Due vertenze che hanno messo in allarme la Uiltucs guidata in Sicilia da Marianna Flauto: “Sulla vertenza Randazzo – dice la sindacalista - siamo contrari a soluzioni estreme quale quella del licenziamento. Siamo al lavoro per trovare una soluzione per tutti lavoratori. Sarà nostra cura valutare i dati anagrafici e la situazione del personale, in modo tale che se dovessimo trovare un accordo non potrà che passare dalla possibilità di accedere volontariamente alla mobilità o dai criteri che prevedono l’accesso alla mobilità per quei lavoratori prossimi ad acquisire i requisiti pensionistici. È ovvio che chiederemo all’azienda di intervenire con un incentivo a copertura delle indennità. Se con questi due criteri, cioè mobilità volontaria e per i lavoratori prossimi alla pensione, non dovessimo risolvere il nodo degli esuberi, lavoreremo sulla proposta degli ammortizzatori sociali per garantire i lavoratori. Sulla vertenza Mazzara – conclude Flauto - abbiamo chiesto l’esame congiunto e verificheremo le motivazioni che stanno portando l’azienda ad annunciare la chiusura. Siamo al lavoro per capire se esistono possibilità di scongiurare la cessazione dell’attività utilizzando ad esempio ammortizzatori sociali che abbassino il costo del lavoro.

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