Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, mazzette alla Agenzia delle Entrate: impiegato dovrà risarcire

Umberto Giambertone aveva organizzato un sistema per “cancellare” le tasse in cambio di tangenti. I giudici: «Minati prestigio e credibilità dell’ente»

PALERMO. Nel 2007 era finito in manette nell’ambito di un’operazione della Guardia di finanza che aveva scoperto un vero e proprio “sistema” all’interno degli uffici tributari per cancellare i debiti con il fisco. Nelle indagini delle fiamme gialle erano stati coinvolti in particolare diversi dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, poi finiti sotto processo. Tra di loro Umberto Giambertone, 66 anni, allora dipendente dell’ufficio «Palermo 2», che ora è stato condannato dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti (sentenza 967/2014) a versare 50 mila euro per il danno causato all’immagine della stessa Agenzia. Per lui la Procura contabile aveva chiesto, invece, una condanna a 134 mila euro.
«La condotta del signor Giambertone - si legge nelle motivazioni della decisione - per la pluralità degli episodi criminosi commessi e la gravità dei fatti addebitatigli in sede penale, ha certamente determinato una minore credibilità e prestigio per la pubblica amministrazione ed una diminuzione di potenzialità della sua capacità operativa, ingenerando altresì nei cittadini la convinzione di una distorta organizzazione dei pubblici poteri».



ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

Caricamento commenti

Commenta la notizia