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La nuova «mappatura» del territorio di Ragusa, individuate 283 contrade

La nuova cartina topografica permetterà tra l’altro di rendere più celeri ed efficaci i soccorsi in caso di calamità

RAGUSA. Una nuova mappa delle contrade, un punto di partenza per servizi e soccorsi certi e precisi. Forse in pochi, sapevano fino ad oggi che a Ragusa esistono addirittura 283 contrade i cui nomi e confini, erano tramandati oralmente e con poche certezze “topografiche”. Alcuni esempi? Contrada Porticatello piuttosto che Ferrante, o Caleo, Cavalusi, Serramenzana di Gisolfo in cui spesso gli abitanti si sono trovati senza numero civico e con punti di riferimento troppo “ampi” per essere raggiunti in tempi rapidi. Pensiamo al caso di una calamità naturale, dall’incendio al terremoto. Sapere esattamente dove si trovano le famiglie per i soccorsi è fondamentale. Sapere dove parte un incendio per poterlo spegnere al più presto è altrettanto importante. E da oggi è possibile. Il lavoro lo ha portato a termine una equipe coordinata dal segretario generale del Comune, Benedetto Buscema, con il capo servizio dell’Anagrafe, Maria Grazia Iacono. Ed il lavoro degli architetti Marcello Dimartino, Grazia Accillaro con Nunzio Cavalieri e Salvina D’Angelo è pronto a dare i suoi frutti. «È un esempio di buon utilizzo della progettazione interna – sottolinea il commissario straordinario del Comune, Margherita Rizza –, del lavoro in sinergia degli uffici Anagrafe, Protezione civile, Sistema informativo territoriale (Sitr) e dell’informatizzazione. Un atto importante che ritengo possa integrare ed integrarsi con altri strumenti che abbiamo a disposizione per la mappatura del territorio, penso ad esempio alla ortofotocarta della Soprintendenza». Da cosa nasce la mappatura geografica delle contrade? Lo spiega l’architetto Dimartino: «Abbiamo integrato le informazioni della banca dati dell’Anagrafe comunale, aggiornate al 2011; utilizzato spunti interessanti che vengono dalla tesi di Laurea di Carmela Sgarioto, pubblicata dal Comune nel 1999; analizzata la banca dati dell’Agenzia del Territorio; spulciato il registro delle contrade comunali che risaliva al 1931 ed tenendo come punto di riferimento anche la cartografia Igm, istituto geografico militare in scala 1:25.000 del 1966». Oltre 1.800 le zone censuarie, con incidenza di popolazione residente; ognuna riportata nella cartografia che a breve sarà anche disponibile on line. Una foto attuale della popolazione e del territorio, indispensabile strumento di prevenzione ma anche di fornitura e pagamento di servizi. Sarà possibile, digitando su una zona (le mappe potranno essere pubblicate on line, ha detto l’architetto Accillaro che ha sottolineato l’importanza di avere “una dirigenza comunale in gradi di sostenere idee e progetti”), sapere quante persone e anche i nomi di chi vi abita, quando i dati dell’anagrafe saranno completi nella immissione. Ogni zona censuaria ha la disponibilità di una “quantità” definita di numeri civici. E per ogni contrada una scheda individuale con l’indicazione della zona censuaria, del nome in italiano e della dicitura dialettale. Un lavoro che ha atteso quasi 90 anni, e che rappresenta anche una “pagina di storia - ha detto Giorgio Battaglia della Soprintendenza di Ragusa – che acquisiamo prima che la tradizione si perda”.

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