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Scicli, cane morto lasciato davanti al Comune Il sindaco: «Non capiamo i motivi del gesto»

SCICLI. Un cucciolo di meticcio privo di vita lasciato davanti al cancello interno del palazzo municipale di Scicli. Ieri mattina la macabra scoperta ad opera di alcuni dipendenti comunali mentre si apprestavano ad entrare nell'androne dove è posizionato l'orologio segnatempo per le timbrature giornaliere. Il cane di colore nero portava sul corpo un foglietto rosa sul quale c’era scritto che il cucciolo «apparteneva ad una cucciolata» di sette esemplari ed «è morto con i suoi fratelli». Poi l’autore ha anche aggiunto: «Complimenti Scicli. Lo avete ucciso voi». Questo il contenuto del testo che ha accompagnato l'azione dimostrativa ad opera di ignoti. Ignoti che non sono stati visti nonostante l'ora in cui hanno agito. L'ora di ingresso dei dipendenti comunali avviene fra le 7,30 e le 8,30 e al Comune lavorano circa 80 dipendenti. Nessuno di questi ha notato movimenti sospetti proprio nell'androne che porta al primo piano.
Il dato che desta curiosità è che l'autore del gesto ha evitato di depositare il cucciolo di meticcio senza vita nelle scale esterne del palazzo municipale, noto a tutto il mondo per essere la sede del commissariato nella serie televisiva con protagonista il commissario Salvo Montalbano, ma ha deciso di di deporlo su uno scalino del secondo ingresso, quello delimitato da un cancello in ferro di accesso ai due piani superiori casa comunale. Uno dei dipendenti ha allertato i carabinieri che hanno eseguito un sopralluogo, disponendo poi la rimozione del cucciolo, che è stata eseguita da operatori del settore ecologia.
Perché portare un cagnolino senza vita fin quasi dentro il palazzo municipale ed accompagnarlo con un biglietto con quelle parole? È solo un'azione di sensibilizzazione ad aver cura dei randagi o c'è qualche un movente più oscuro? Queste le domanade che aleggiavano ieri in città. Eppure Scicli, chiamata in causa in prima persona dall'anonimo che ha deciso l'azione plateale, è una città che ha amato tanto i cani: prova ne è l'amore riversato sul randagio Italo che, dopo anni di attenzioni e cure, alla morte è stato seppellito a Villa Penna e la cui vita è stata immortalata da un film per la regia di Alessia Scarso. E la lotta al randagismo? Il Comune di Scicli è forse uno dei pochi di tutta Italia ad aver istituito l'ufficio antirandagismo. Si spendono 85mila euro l'anno per il mantenimento dei cani in strutture specializzate, raccoglie per strada cani feriti e li fa curare dai medici veterinari, ha avviato una campagna per i microchip. «Abbiamo fatto e continuiamo a fare tanto per i cani randagi - commenta il sindaco Franco Susino - spendiamo quotidianamente soldi del nostro bilancio. Quanto accaduto ci stupisce».

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