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Sbarco a Pozzallo, fermati 5 presunti scafisti

POZZALLO. Cinque presunti scafisti dello sbarco di 205 migranti avvenuto ieri a Pozzallo sono stati fermati da agenti della squadra mobile e da militari dei carabinieri e della guardia di finanza di Ragusa. Il comandante del peschereccio, che è risultato essere stato 'ombreggiatò da una motovedetta maltese fino alle acque territoriali italiane, ha confessato: «Sono io il 'capitanò- ha
detto agli investigatori - e loro sono il mio equipaggio ma adesso voglio uno sconto di pena». I migranti, secondo le testimonianze di alcuni di loro, hanno «pagato due volte: una dall'Eritrea alla Libia e poi un'altra volta per arrivare in Italia». Secondo stime degli investigatori l'organizzazione ha incassato 350.000 dollari per il viaggio verso l'Italia. Nel porto di Pozzallo è già arrivato un mercantile con 240 migranti ed è alla rada nave Libra con 460 extracomunitari.


I fermati da polizia, carabinieri e guardia di finanza sono Abdel Aziz Abaki, di 22 anni,  Aymen Shelling,  di 20, Majdi Bel Gasem , di 24, Tawfik Beleid, di 45, e Hafedh Hussein, di 24. Sono indagati per associazione per delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina. Secondo la ricostruzione degli investigatori, ieri poco dopole 8.30 il comando generale del corpo delle capitanerie di porto ha ricevuto la segnalazione dell'avvistamento, da parte di un pattugliatore maltese, di un'imbarcazione con circa 200 migranti a circa 29 miglia a sud dalle coste di Pozzallo. Sul posto sono state inviate motovedette di Pozzallo per intercettare l'imbarcazione «ombreggiata» da un pattugliatore maltese. Poco prima delle 10 le motovedette italiane hanno intercettato il
peschereccio e hanno fatto rotta, assieme al pattugliatore maltese, fino al porto del Ragusano. Dopo l'approdo al molo il pattugliatore maltese ha fatto rientro verso l'Isola dei Cavalieri.

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