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Vittoria, divieto di balneazione alle Spiaggette: vacanzieri «confusi»

VITTORIA. Bagno vietato sull'arenile delle "Spiaggette". L'ordinanza del Comune di Vittoria emessa dopo le analisi sui campioni di acqua prelevati dall'Arpa, è stata accolta a Scoglitti con molto scetticismo. Tanti coloro che, nonostante il divieto, non hanno rinunciato a tuffarsi in mare, anche insieme ai bambini. «Mare inquinato? E perché il divieto sarebbe solo in questa zona? Mi sembra inverosimile», dice un signore, cinquantenne. «Non sono andata al mare - aggiunge una donna - siamo andati a Randello. Pazienza, siamo dovuti andare in auto. Mi chiedo però se il divieto riguardi solo la riva o se, invece, ci si può tuffare al largo. Poiché l'area vietata è così circoscritta suppongo che al largo non dovrebbe esserci problemi, ma nessuno ci ha dato notizie precise a questo riguardo». Giovanni Bartolino è uno degli operatori turistici della zona, gestisce l'Hotel Oasi. «Se c'è un problema ambientale ed un problema di salute, non ci sono dubbi: bisogna vietare l'accesso alle spiagge. Mi chiedo però perché sia stata individuata solo quella spiaggia. Sono stati fatti i prelievi anche in altre zone? Le altre spiagge della zona sono sicure? Perché i prelievi sono stati fatti proprio a ridosso di Ferragosto? Mi piacerebbe sapere se sono stati fatti anche prima e che risultati hanno dato. Sono un chimico e la vicenda mi incuriosisce anche da un punto di vista scientifico». Il titolare de "Il Gabbiano", Arcangelo Mazza, è infuriato. «Il sindaco a mio parere ha commesso un abuso. L'Arpa gli ha comunicato i dati del prelievo nella spiaggia numero 7. Lui decide di interdire lo specchio d'acqua alla balneazione. Parla di alga tossica nella spiaggia di via Messina. Ma la spiaggia numero 7 è quella della terza spiaggetta, in via Amalfi; nella nostra zona ci sono le spiagge 10 e 11. Invece il sindaco, via social network, parla di un divieto in via Messina. Mancava poco che indicasse per nome il mio stabilimento balneare. Io sono concessionario balneare: di una cosa del genere dovrei essere informato per primo. Nessuno mi ha detto nulla. Da alcuni giorni, registriamo disdette di prenotazioni. Il danno è enorme e adiremo le vie legali». Mazza va oltre: «Chi ha fatto le analisi? Per far scattare un provvedimento servono cinque prelievi, non solo uno». Ma i problemi ambientali, per Scoglitti, non sono affatto finiti. Appena qualche giorno prima erano arrivati i risultati delle analisi dell'Arpa sulle acque in uscita dall'impianto di pre-trattamento (Scoglitti non ha un depuratore). I dati rilevavano un alto tasso di inquinamento per le acque che venivano sversate nel Mediterraneo. Ieri, intanto, sono saltati dei tombini nella zona di via Venezia. Le acque fognarie si sono riversate sulla strada, spandendo ovunque un olezzo insopportabile. «Interverremo subito per riparare il guasto - spiega l'assessore al Decentramento Salvatore Avola - sia in via Venezia che in via Orsini».

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