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Venti cani uccisi a Canicattini: esplode la rabbia dei residenti

Gli ultimi ritrovamenti risalgono a ieri, quando è stato recuperato, agonizzante, un labrador che aspettava dei cuccioli. L'appello dell’associazione "Scodinzolando": "Chi sa qualcosa, parli"

CANICATTINI. C'è tanta rabbia e indignazione, a Canicattini, dopo l'ennesimo episodio che ha visto la morte di tanti cagnolini uccisi per aver ingerito dei bocconi avvelenati in contrada Cugno lupo. Gli ultimi macabri ritrovamenti risalgono a ieri, quando è stato recuperato, agonizzante, un labrador che aspettava dei cuccioli. Inoltre, sempre nella stessa zona vicina al centro abitato, si sono perse le tracce di un pastore tedesco che faceva da guardia ad una villetta.

In tutto, negli ultimi 10 giorni, i cani uccisi avrebbero toccato le 20 unità, un numero davvero alto e imprevisto. A commentare l'accaduto Mary Lucy Amato e Marinella Buonocore dell'associazione "Scodinzolando", le quali, oltre ad aver accompagnato nella zona i rappresentanti dell'Asp per un sopralluogo e per il prelievo delle carcasse, hanno lanciato un appello alle istituzioni affinchè approfondiscano questa vicenda e si sono rivolti «a quanti sanno ma continuano a non parlare».

«Molti - spiegano le due donne, che, oltre ad essere delle "amiche degli animali", negli ultimi anni hanno contribuito alle campagne sulla salvaguardia dei randagi e alla loro sterilizzazione e microchippatura - hanno dei sospetti ma, come spesso avviene in questi casi, si preferisce tacere. A fronte dei tanti animali morti, infatti, le denunce effettuate sono poche. Spesso, tuttavia, nella zona ci sono state delle lamentele per la presenza di cani che vagavano in branco. L'unica certezza è rappresentata dal fatto che alcuni di quelli che vivevano in quell'area dovevano essere sterilizzati, ma, agendo in maniera così orribile, sono stati uccisi quasi tutti, anche e soprattutto quelli domestici».

Pare che alcuni cani, in branco, fossero stati protagonisti di una serie di recenti "attacchi" nei confronti di cavalli e asini; motivo, questo, che sta portando gli inquirenti a focalizzare le loro indagini su alcuni allevatori. «A prescindere dalle motivazioni e dalla collera di chi è stato indotto a preparare i bocconi, - spiega un proprietario terriero della zona che, oltre a dei cani, ha segnalato la presenza di alcuni gatti morti probabilmente per lo stessa causa - non si doveva arrivare a tanto. La dignità dell'essere umano non può ridursi a ciò».

Nelle prossime ore si attendono i risultati degli esami tossicologici, visto che sono state prelevate delle carcasse di animali morti pure nella valle che si trova dietro a Cugno lupo. Su alcuni muri e sui segnali stradali verticali, intanto, continuano ad essere esposti i cartelloni con l'ordinanza del comune di Noto (visto che l'area non ricade nel territorio canicattinese) che minacciano aspre conseguenze di carattere penale per i responsabili. Ma ormai, evidentemente, chi ha agito i maniera così crudele e "massiccia" non può di certo tornare indietro.

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