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Imposte sulla casa, a Siracusa non si paga la mini Imu

Dopo la Tares arriva la mini Imu e la Tasi. Il primo cittadino critica le scelte del Governo: «Devono smetterla di trattare i Comuni come fossero degli enti di riscossione»

SIRACUSA. «In città non si pagherà la mini Imu». Lo ha ribadito il sindaco non risparmiando un attacco al governo nazionale ”che non può trattarci come esattori”. Giancarlo Garozzo rassicura ancora una volta i cittadini rispetto all'imposta sulla casa. Come stabilito dall'amministrazione e approvato in aula dal consiglio comunale nel capoluogo si paga solo l'Imu, sulla seconda casa, con l'aliquota al 10,6 per mille mentre per quanto riguarda la prima casa non è previsto alcuna pagamento di mini Imu. Va detto che in un primo momento l'amministrazione aveva previsto l'aumento dell'Imu sulla prima casa al 6 per mille puntando a incassare il rimborso da parte dello Stato per un totale di 10 milioni di euro. La decisione del governo nazionale di coprire solo per metà questo importo ha portato proprio alla mini Imu che dovrà essere pagata entro pochi giorni. A quel punto la giunta ha fatto retromarcia evitando l'aumento dell'imposta al 6 per mille ed evitando così il salasso della mini Imu. «Rispetto a quanto accaduto in altre città - ha spiegato il primo cittadino - siamo riusciti a evitare questo pesante fardello per i contribuenti». Ma Garozzo pone l'accento anche su un altro aspetto. «Vorrei sottolineare - ha continuato il primo cittadino - come abbiamo previsto il comodato d'uso gratuito. È chiaro che i vantaggi sono stati introdotti per alcune categorie ma questa era una scelta facoltativa che noi abbiamo comunque introdotto sempre nel tentativo di fare risparmiare quanta più gente possibile». Anche su questo fronte non sono mancate le critiche legate al tetto massimo di 17 mila euro proprio per ottenere l'agevolazione rispetto alla casa concessa in comodato gratuito tra familiari. Se l'Imu è il presente, il futuro dei contribuenti sembra ancora nebuloso e non rassicurante. «Il governo nazionale con la Tasi - ha dichiarato Garozzo - praticamente rimetterà l'imposta sulla prima casa». E proprio al governo sono dirette le critiche del sindaco. «Non posso che prendere le distanze dalle scelte del governo - ha continuato il primo cittadino - perché devono smetterla di trattare i Comuni come fossero degli enti di riscossione. Penso alla Tares con la quota dello 0,30 destinata proprio allo Stato o alla stessa Imu visto che una parte va proprio allo Stato». Sulla vicenda è intervenuto anche Alfredo Foti, consigliere comunale del Pd. «Ritengo un miracolo - ha detto Foti - essere riusciti a evitare un ulteriore prelievo ai siracusani. Adesso ci impegneremo a diminuire la pressione fiscale locale a partire dall'anno in corso, ricordando che abbiamo avuto lasciata in eredità un imposizione locale, con il massimo delle aliquote possibili».

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