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Palazzolo, Giardina: servizi per i disabili a rischio

PALAZZOLO. Da domani cesseranno i servizi del centro diurno e dell’assistenza domiciliare gestiti dall’«Anffas» a Palazzolo. Questa una delle conseguenze del venir meno delle risorse che finora sono state garantite dal Comune per l’assistenza a disabili e anziani. I servizi saranno sospesi, quindi, con ogni probabilità fino al 2 maggio, ma dopo restano le incognite perché se non verranno sbloccate le risorse ai comuni le attività non partiranno. Questo determinerà l’impossibilità di poter assistere i disabili e gli anziani che saranno costretti a rimanere a casa e a non potersi recare con regolarità al centro diurno. E nei giorni scorsi i familiari hanno manifestato la loro preoccupazione per i disagi che questo determinerà. «Quello che temevamo si è verificato - afferma il presidente regionale dell’Anffas, Giuseppe Giardina - ci sono altri bandi che nel frattempo sono partiti a cui i distretti devono presentare domanda ma non sappiamo quando questi servizi possano partire e nell’immediato come garantiremo l’assistenza?». Giardina sottolinea che ci sarebbero delle economie relative alla legge «328» della precedente annualità che potrebbero essere spesi ”ma non si è fatto nulla - aggiunge - anzi l’iter per presentare il piano di zona si è dilungato. Non era il caso, in un momento così difficile, che si facessero queste aree omogenee che hanno fatto perdere soltanto tempo prezioso”. Nel nuovo piano di zona, poi, le ore sono ridotte: per il centro diurno da venti utenti di Cassaro, Ferla, Buccheri e Palazzolo si è scesi a 10. «Il piano di zona - rileva - è stato inviato alla Regione, ma ancora non conosciamo le azioni previste. Molti servizi sono stati dimezzati: il centro diurno sarà erogato solo per tre giorni a settimana per tre al giorno, l’assistenza domiciliare per 22 ore settimanali da suddividere per tutta l’utenza. Ciò determina un’erogazione di servizi che non risponde alle reali esigenze. Nei giorni che non sono coperti da servizio le persone con disabilità da chi verranno assistiti?». Giardina poi contesta i due bandi del Comune in cui si chiede alle famiglie di presentare domanda per accedere ai servizi del centro diurno e dell’assistenza domiciliare. «Mi chiedo quanto sia utile questa procedura - sottolinea - dato che i fruitori sono già conosciuti e inseriti in questi servizi». E sul caso dell’Anffas il deputato regionale Stefano Zito, come aveva già fatto lo scorso anno, chiderà chiarimenti. «Contatterò il presidente Giardina - spiega Zito - per capire cosa sta accadendo. Inoltre sarebbe stato revocato dalla Regione un bando che vede come capofila Augusta e che comprende altri comuni, per servizi di diverso tipo con fondi europei. Questo è assurdo perché non si possono sospendere queste attività. I servizi vanno garantiti».

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