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Il cimitero di Noto chiude presto e i funerali sono sotto il sole, i parroci: «Basta»

NOTO. «Prima il bagno di sudore per i già provati familiari del defunto e poi la veloce corsa verso il cimitero per la tumulazione: è ora di dire basta ai funerali celebrati nel primo pomeriggio e, qualche volta, anche prima delle 15. Almeno in estate poniamo fine a questa fastidiosa pratica». Si allarga il fronte dei preti di Noto che con in testa i parroci delle due chiese più grandi della parte alta della città, Paolo Lantieri e Paolo Trefiletti del Santissimo Crocifisso e Giorgio Parisi del Sacro Cuore dicono basta ai riti funebri celebrati in orari impossibili. «Le nostre esortazioni - dice don Trefiletti - hanno portato a ben poco. Anzi, a nulla. Eppure non ci sono ostacoli insormontabili: anche le agenzie funebri, che spesso nella stessa giornata hanno più di un funerale in chiese diverse, sono d'accordo con la nostra proposta di spostare l'orario delle funzioni liturgiche alle 16. E qui ci scontriamo con l'unico ostacolo: l'orario di chiusura del cimitero che a Noto, a differenza di quanto succede nel resto della provincia, chiude alle 17. È una corsa contro il tempo: una volta finito il funerale occorre arrivare al cimitero per la sepoltura. È necessario - suggerisce don Trafiletti - che si riveda il calendario delle celebrazioni mettendo d'accordo parroci, titolari delle onoranze funebri e custodi del cimitero».
Ma, stando a quanto emerso durante un colloquio tra i parroci e le agenzie funebri, lo scoglio da superare sarebbe proprio quello della chiusura anticipata del cimitero. «La soluzione c'è e fra qualche giorno il problema, che mi rendo conto esiste per davvero, sarà del tutto risolto», dice Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, che ha già pronto un piano messo a punto nei mesi scorsi. «Fra meno di una settimana - dice - saranno completati i lavori di adeguamento della camera mortuaria che, oggi molto più accogliente rispetto al passato, sorge a pochi metri dall'ingresso principale del cimitero. È stata realizzata anche una piccola cappella che potrà essere utilizzata da coloro i quali, secondo il loro credo, preferiscano una cerimonia non religiosa. Una volta trasferita dalla chiesa al cimitero la bara potrà essere custodita, in attesa della tumulazione che sarà eseguita il giorno dopo, all'interno della cappella. Credo che in questo modo il problema può dirsi risolto: la bara arriverà al cimitero prima delle 17 senza l'assillo di dover procedere subito alla sepoltura. Ho avuto assicurazioni che a breve rientreremo in possesso della camera mortuaria. Ma già da oggi - dice Bonfanti - solleciterò la consegna».

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