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«Assenteismo al Comune di Buccheri»: dipendente assolto

BUCCHERI. Una condanna ed un'assoluzione sono state decise ieri mattina dal giudice monocratico di Siracusa Giuseppina Storaci a conclusione del processo scaturito da un'indagine su presunti casi di assenteismo nel comune di Buccheri condotta due anni fa dai carabinieri. Il verdetto di colpevolezza è stato pronunciato nei confronti del dipendente comunale Giovanni Ingannè, 60 anni, che si è visto comminare una pena di 4 mesi di reclusione oltre al pagamento di una multa di 100 euro. La condanna è stata dichiarata sospesa in quanto l'impiegato, che ha affidato la propria difesa all'avvocato Giuseppe Aglieco, non ha precedenti penali sulle spalle. Una sentenza di assoluzione con la formulazione che il fatto non sussiste è stata pronunciata dal giudice invece per un altro dipendente del comune di Buccheri, Antonio Buccheri, 60 anni, difeso dall'avvocato Santi Terranova, custode del cimitero del centro montano, per questa vicenda raggiunto da una misura di arresti domiciliari nel luglio 2012. La difesa ha dimostrato in questo caso che l'impiego di Buccheri non riguardava solo la custodia del cimitero ma anche altri settori come il servizio idrico o l'accompagnamento del sindaco nelle missioni che questi doveva compiere. Delle ventitrè contestazioni mosse dalla magistratura nessuna ha retto la prova del dibattimento in quanto per ciascuna di esse l'imputato ha fornito ampio riscontro che si trovava al lavoro sebbene in altri ambiti. La prova invece ha retto per Giovanni Ingannè unicamente per uno dei due capi d'imputazione, un episodio di presunto assenteismo che sarebbe maturato il 18 marzo 2010 quando venne sorpreso dai carabinieri lontano dal proprio posto di lavoro dopo avere timbrato il cartellino. Quest'ultimo si è giustificato dicendo di essersi allontanato per recarsi in una sua campagna dopo avere ricevuto una telefonata che lo avvisava di un guasto all'impianto idrico che stava procurando ingenti danni.

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