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Ad Augusta 4 mila cartelle «pazze» per l’Ici, protesta dei cittadini contro il Comune

Il commissario La Mattina: «Disguido tecnico, chi ha già pagato può presentare l’istanza di annullamento»

AUGUSTA. Sono quattromila le cartelle «pazze» relative all'Ici 2007 inviate dal Comune in questi giorni nelle case degli augustani, e quindi già prescritte. Ma l’amministrazione si è accorta di ave commesso errori tecnici e ha invitato i contribuenti a presentare istanza di annullamento. È quanto accaduto ieri quando moltissimi cittadini che in questi giorni si sono visti recapitare avvisi di pagamento, per la tassa sugli immobili di cinque anni fa, completamente errati e per di più per somme maggiorate rispetto a quelle già regolarmente versate, hanno affollato gli uffici del Comune e della Publiservizi, per avere chiarimenti. Che sono arrivati direttamente dal commissario straordinario del Comune, Antonio La Mattina, che si è scusato con la cittadina e fa sapere che si è trattato di «un disguido tecnico e qualora gli utenti avessero già effettuato il pagamento sono invitati a formulare apposita istanza di annullamento delle cartelle, indirizzata al Comune e recapitata alla Publiservizi di via Andrea Saluta allegando fotocopia della ricevuta attestante l'avvenuto pagamento. Fatti i dovuti accertamenti, in caso di esito positivo si procederà ad annullare la cartella». Nei prossimi giorni saranno affissi anche dei manifesti informativi, ma molti si chiedono perché l'amministrazione non provvede a ritirarle direttamente visto che si tratta comunque di cartelle ormai prescritte. A sottolinearlo è Angelo Petracca, uno dei destinatari di un avviso di pagamento, che ha affrontato la questione direttamente con il commissario straordinario e con gli uffici competenti. «Gli avvisi sono stati consegnati a Palermo alla ”Fulmine group” il 22 gennaio scorso - dice Petracca - Sono pervenute alle poste private di via XIV ottobre il 24 e poi sono state notificate in questi giorni, quindi in piena prescrizione. Tutto questo è controllabile. Ribadisco che non è un errore tecnico, le bollette sono quasi tutte errate, quasi tutte sono già state pagate con i conteggi corretti, che si possono conoscere rivolgendosi all'ufficio tributi del Comune che ha i tabulati corretti, e non alla Publiservizi che ha mandato le cartelle. Le cartelle devono essere annullate - conclude Petracca - primo perchè prescritte, poi perchè chiedono somme su conteggi errati e perchè i cittadini nel 2007 hanno pagato l'acconto con l'F 24 al Comune di Augusta e non alla Publiservizi».
 

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