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Disordini al Cie, un «dossier» per Manganelli

TRAPANI. Dopo la notte di disordini e tensione, un «dossier» sul centro di identificazione ed espulsione di contrada Milo - dove vengono ospitati gli immigrati sbarcati lungo le coste della Sicilia Occidentale - finirà sul tavolo del capo della polizia.
Domani il segretario provinciale del Silp, Pietro Amodeo, volerà a Roma per incontrare Antonio Manganelli è affrontare la spigolosa questione relativa alla sicurezza del «Cie», già teatro di rivolte e fughe di massa. «Se non vengono adottati i provvedimento del caso - sostiene il rappresentante sindacale - c’è il rischio che ci possa scappare il morto perchè nella struttura la tensione ormai è all’ordine del giorno». «La situazione è drammatica - dichiara la segretaria della Cgil Mimma Augurio- Il problema dell’immigrazione non si può risolvere con la realizzazione di questi centri». L’ultimo episodio di violenza si è verificato nella notte tra sabato e domenica. Trenta clandestini hanno tentato la fuga e per mettere in atto il loro piano avrebbero scagliato sedie contro gli uomini in divisa, intervenuti per sedare la rivolta. Mobili e suppellettili sono stati danneggiati. C’è stato anche un ferito. Per fortuna niente di grave: solo contusioni. «La situazione - sottolinea Pietro Amodeo - è diventata insostenibile. In pericolo è l’incolumità degli operatori di polizia, ma anche degli stessi ospiti».
Frattanto, questa mattina, a piazza Vittorio Veneto, davanti alla Prefettura, si-tin di protesta contro i tagli, operati dal Governo nazionale, al settore della sicurezza. La manifesta è stata organizzata dai sindacati di polizia.  

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