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Pantelleria, scatta l’allarme frane

Ecco la mappa delle cale a rischio. Le aree fanno parte del demanio marittimo, il Comune dovrò recintarle e metterle in sicurezza

PANTELLERIA. Pantelleria frana. Gran parte dell'isola è a rischio dissesto idrogeologico. Con l'ordinanza numero 44/2012 l'Ufficio Circondariale marittimo di Pantelleria rende noto che parte della costa dell'isola è interessata, in particolare lungo i tratti di falesie a picco sul mare o con pendenze elevate e roccia altamente fratturata, da fenomeni di dissesto riconducibili a segni di crollo, ribaltamento e scivolamento di massi di natura lavica, classificate con pericolosità (P3 e P4) e rischio (R3 e R4).

Le aree demaniali marittime dove sono stati riscontrati i sopraddetti fenomeni di dissesto sono: Cala Gadir (per un tratto di 136 mt); Punta Carace (per un tratto di 85 mt); La Caletta - Punta Zinedi (per un tratto di 998 mt); Cala di Levante (per un tratto di 104 mt); Caletta di Zeglèvia, Le calette - Magazzinazzi (per un tratto di 494 mt); Grotta del Formaggio (per un tratto di 552 mt); La Ficara (per un tratto di 667 mt); Porto dietro l'isola (per un tratto di 375 mt); Calette dietro l'Isola (per un tratto di 230 mt); Punta di Bordoliccio. E ancora: Salto la Vecchia, Cala della Polacca (per un tratto di 281 mt); Cala di Licata (per un tratto di 505 mt); Cala delle Capre (per un tratto di 479 mt); Cala delle Pietre Nere (per un tratto di 560 mt); Cala dello Sballo - Grotta dei Palombi (per un tratto di 456 mt), Grotta di Sataria (per un tratto di 100 mt), Cala dell'Alca.

L'ordinanza, a firma del comandante della Circomare, tenente di vascello Ida Montanaro, nelle zone di mare antistanti queste località fino ad una distanza di 100 metri dalla costa vieta l'ancoraggio, la balneazione, la pesca in qualsiasi forma, qualsiasi tipo di attività subacquea e di superficie ed ogni altra attività marittima. È inoltre vietato sulle aree demaniali marittime il transito, la sosta e la fermata di persone o mezzi.

L'amministrazione comunale di Pantelleria dovrà predisporre una idonea recinzione (lato terra) di queste aree soggette a rischio di frana e apporre i necessari cartelli indicanti i pericoli e i divieti. Alcune frane si erano già verificate negli scorsi anni a Dietro isola e a Cala cinque denti dove era caduto un arco naturale poco distante dal laghetto delle Ondine

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