Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Una tassa di soggiorno turistica per finanziare l’aeroporto di Birgi

Ai sindaci del territorio trapanese sottoposta una bozza di contratto per coprire le operazioni di marketing

TRAPANI. L’idea era stata lanciata dal movimento «Turismo & Territorio per lo sviluppo della Riviera trapanese», attraverso il proprio portavoce Fabio Di Bono, non più tardi di un paio di mesi fa. Si tratta dell’istituzione di una «tassa di soggiorno» in tutti i Comuni del territorio finalizzata al reperimento delle risorse finanziarie con cui gli enti locali dovrebbero sostenere il mantenimento dei flussi turistici in arrivo all'aeroporto ed il loro sviluppo, con una azione di co-marketing da realizzarsi con la società Airport Marketing Services Limited. A questa società dovranno essere versate, in sostanza, somme commisurate al numero dei passeggeri in transito dall’aeroporto di Birgi («Turismo & Territorio» aveva proposto una tassa «equa», tra 1 e 2 euro, da applicarsi solo in alta stagione, da aprile a ottobre, e solo per le prime tre notti di soggiorno, ndr) per la promozione del «Vincenzo Florio» e del territorio di riferimento dello scalo, attraverso il sito della Ryanair, la compagnia irlandese che gestisce la stragrande maggioranza delle tratte aeree interne ed internazionali (35, con l’attuale programmazione estiva). L'introduzione della «tassa di soggiorno» è uno dei punti più importanti della bozza di contratto che è stata sottoposta dai gestori dell’aeroporto ai sindaci del territorio al termine di una nuova riunione, che ha avuto luogo nei locali della Camera di Commercio, avente per oggetto il futuro dell’Airgest, la società che amministra l’aeroporto, la cui sussistenza è stata messa in forse dalla legge che abolisce le Province. Più del 49% della società, infatti, è di proprietà della Provincia mentre la Camera di Commercio possiede il 2 per cento, cosa che garantisce, allo stato, che la maggioranza delle azioni rimanga in mano pubblica. Ma a dicembre la Provincia cesserà di esistere e, quindi, verrà meno l’azionista di riferimento. Da qui l’appello che è stato lanciato già ai tempi della presidente di Salvatore Ombra e, quindi, dall’attuale presidente di Airgest Salvatore Castiglione perché, sia che riscattino o meno le quote azionarie delle quali è finora titolare la Provincia, trovino il modo di reperire le risorse necessarie per finanziare quello che rimane il principale volano dello sviluppo del territorio. I propri intendimenti i sindaci dovranno manifestarli alla Camera di Commercio cui è stato affidato unanimemente il ruolo di «soggetto rappresentante» anche ai fini della stipula del contratto di co-marketing.

Caricamento commenti

Commenta la notizia