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Guasto alla condotta fognaria, balneazione vietata a Custonaci

Il sindaco Peppe Bica: «Abbiamo avvisato la Regione, intanto cercheremo di risolvere il problema»

CUSTONACI. Divieto di balneazione in contrada Forgia, al confine tra i territori di Custonaci e Valderice. L'acqua, infatti, non ha rispettato i parametri previsti per la balneazione a causa di un guasto alla condotta sottomarina di allontanamento dei reflui e, così, Peppe Bica, il sindaco di Custonaci, ha emanato una ordinanza nella quale precisa il divieto di balneazione. La fognatura, infatti, si trova nel territorio di Custonaci, mentre la foce è esattamente a metà tra Custonaci e Valderice.
La condotta scarica i reflui ad una distanza di circa 600 metri dalla costa, ma a 150 la tubazione è stata tranciata. Per questo motivo, quindi, gli scarichi fognari delle abitazioni di Custonaci, vengono rilasciate molto prima di quanto previsto. "Ho avvisato la Regione ed il sindaco di Valderice - precisa Peppe Bica - ed adesso stiamo vedendo come risolvere il problema, sicuramente non di poco conto". Quindi, il primo cittadino di Custonaci spiega come "il depuratore di Forgia attua un trattamento di primo livello, solo meccanico. Non è presente alcun processo chimico di depurazione e scarica i resti a circa 600 metri dalla costa. Appena insediatomi ho voluto subito capire bene la situazione e mi sono reso conto che il vero problema è che il depuratore si trova in condizioni di gestione e di funzionalità pessime ed avrebbe bisogno di un intervento strutturale totale, complessivo", in modo che i reflui vengano trattati. "Appena ho avuto gli esami dell'acqua ho notato che i valori non rispecchiavano i parametri della balneazione e della regolarità degli scarichi fognari - continua Bica -. Sono già stato in assessorato a Palermo per capire meglio come intervenire ed ho visto che erano state presentate un paio di richieste di finanziamento. Le somme attualmente a disposizione del Comune sono assolutamente insufficienti e, al massimo, potremmo ripararlo, lasciando il processo attuale, senza trattamento". A questo punto, quindi, Bica ha chiesto dei pareri a degli esperti perché si è anche verificato un problema interpretativo della norma.
"La situazione che ho trovato a Palermo è gravissima - conclude Bica -. Di fondi ce ne sono davvero pochi tanto che l'assessorato, probabilmente, non riuscirà ad elargire quanto previsto neanche ai Comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti, che hanno la priorità rispetto a centri più piccoli come il nostro, che si trovano sotto infrazione. Per questo stiamo monitorando la situazione ed il divieto di balneazione è stato un atto dovuto".

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