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Trapani, via gli anziani dal Residence Marino La struttura ospiterà i migranti

TRAPANI. Fuori gli anziani, dentro gli immigrati. Una prospettiva che diventerà realtà il prossimo 31 marzo quando il Residence Marino verrà trasformato in un centro di accoglienza. Ergo: gli anziani dovranno andare via per far posto agli extracomunitari. I pensionati, 23 in tutto, saranno trasferiti in altre strutture. I locali del Residente Marino, realizzati nella zona del Ronciglio dove un tempo venivano ospitati anche i bambini disagiati, accoglieranno i richiedenti asilo politico sbarcati lungo le coste della Sicilia occidentale e non solo.
Una scelta, questa, dettata anche dai problemi economici che investono, da tempo, il Residence, cosi come tutte le Ipab che operano nell’Isola, a causa dei tagli imposti dalla Regione siciliana, ma anche per l’esiguo numero di ospiti a fronte di spese esose per la gestione.
Da qui, pertanto, l’accordo con il ministero dell’Interno che darà una boccata d’ossigeno alla struttura, garantendone la sopravvivenza. Accorso che ha già avuto la benedizione del commissario straordinario, inviato dall’assessorato regionale, Natale Tumbiolo. Alcuni ospiti del Residence Marino saranno ospitati all’istituto Serraino Vulpitta, sedici per la precisione. Di dodici pensionati se ne farà carico il Comune del capoluogo, pagandone la retta. «Non è più possibile - dichiara il presidente dell’Ente di via Segesta Antonio Sparaco - fare assistenza agli anziani perchè è antieconomico. Più vantaggioso, invece, accogliere gli immigrati. «Il Welfare - conclude - dedicato agli anziani, oggi non è più in condizioni di portare avanti una assistenza adeguata e di qualità».
Frattanto, il commissario Tumbiolo ha inviato ai sindaci di Trapani, Erice e Paceco una lettera per invitare i primi cittadini a farsi carico degli ospiti della struttura. Da qui l’apertura di Antonio Sparaco per il Serraino Vulpitta. Termine inserito nella missiva del Residence Marino, ad oggi sarebbe il 31 marzo, anche se dai vertici dell’Ipab di Molo Ronciglio trapela una disponibilità di massima per dilatare i tempi di qualche mese per la sistemazione degli anziani.

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