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Castelvetrano, parroco compra il pane ai poveri

TRAPANI. Quando si dice «siamo dietro una porta di Chiesa». Ai fedeli e bisognosi, che aumentano sempre di più e bussano alla porta della Chiesa ogni giorno Don Alfredo Culoma, assieme alla sua Comunità di San Bartolomeo distribuisce circa 60 kg di pane al giorno per tamponare le esigenze alimentare di più di 25 famiglie. Lo stesso parroco, che oggi compie 74 anni, lancia un appello a tutta la società civile alle istituzioni per avere un aiuto non solo economico ma anche di tipo alimentare. Lo stesso buon sacerdote dice:«Non si risolvono i problemi con le forme di assistenzialismo, ma bisogna dare dignità alle persone con il lavoro». Ogni giorno è un via vai di gente che chiede aiuto, dai senza tetto, ex carcerati, disoccupati, famiglie numerose. Mariella Catalano. Giovanna Gricoli, e Bernardina Di Mino, fanno con il parroco «gli straordinari», per venire incontro alla esigenze immediate anche quelle di non avere tagliata la luce elettrica. Padre Culoma per pagare il pane utilizza l’obolo della messa,circa 15 euro al giorno, una cifra diventata insufficiente per compare lo stesso pane che un giovane panificatore porta ogni giorno senza guadagno.
I fedeli dicono che lo stesso prete, attinge anche ai suoi fondi personali in forma assolutamente privata. Ci sia avvicina alla Pasqua e l’appello di Padre Alfredo Culoma è sempre più forte anche verso le istituzioni. Intanto si è svolta una riunione avvenuta tra i preti di Castelvetrano con l’arciprete Don Leo Biondo, per chiedere al sindaco un taglio sulla elargizioni di contributi per le feste religiose ed eventi religiosi vari, con possibilità di ridistribuire queste somme risparmiate per darle ai i più bisognosi.
Secondo lo stesso Don Alfredo Culoma, che si sposta anche nelle parrocchie di Marinella e Triscina per officiare la messa :«andrebbero salvate la processione del Venerdì Santo, l’Aurora e la Festa del Patrono San Giovanni». Un appello anche alla costituzione di una mensa alimentare per garantire un piatto caldo ogni giorno ai più bisognosi. Su questo pare che l’Amministrazione stia lavorando, di concerto con alcune associazioni di volontariato.
Di solito si dice «non fiori ma opere di bene» e nella sostanza è quello che la Comunità della Chiesa di San Bartolomeo chiede per questa 25 famiglie all’incirca un centinaio di persone, che ogni giorno con molta dignità fanno la fila per portare un po’ di pane a casa.

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