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Denise, parte civile chiede nuove prove “Commesso errore nelle indagini”

PALERMO. La parte civile del processo d'appello per la scomparsa della piccola Denise ha chiesto di sentire un teste-chiave e di acquisire il verbale di un sopralluogo dal quale emergerebbe un clamoroso errore investigativo. Secondo l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale della madre di Denise, poche ore dopo la scomparsa della piccola la polizia è andata a cercarla in casa della madre di Jessica Pulizzi, accusata di avere partecipato al sequestro della sorellastra. Ma gli agenti avrebbero fatto un sopralluogo in un'altra casa, «quella sbagliata».    
Il legale ha chiesto anche di risentire in aula una persona sorda che, subito dopo il rapimento di Denise, avrebbe visto, nel magazzino dove lavorava, un uomo con una bambina giunto per fare una telefonata. L'esame dei tabulati ha rivelato che la telefonata era diretta alla madre di Jessica.    
La corte si è riservata di decidere nell'udienza del 16 maggio se ammettere le nuove prove.

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