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Alcamo, «troppe spese per i consiglieri»

ALCAMO. I costi della politica e, in particolare, del consiglio comunale di Alcamo. Gettoni di presenza che, comprendendo anche le numerose sedute di commissioni consiliari, si aggirano mensilmente attorno a ventimila euro. Su questo tema, l' associazione MODi di Alcamo, che ha inviato circa un mese fa una segnalazione alla Procura della Corte dei Conti, segnalazione sottoscritta da oltre cento cittadini alcamesi, torna a sollecitare l'amministrazione Bonventre. In tale segnalazione "si esprimevano dubbi sulla legittimità della remunerazione con gettoni di presenza - scrive MODi rivolgendosi, tramite il proprio presidente Antonino Vallone, al sindaco Sebastiano Bonventre - per quelle sedute delle commissioni consiliari del Comune di Alcamo riunite per attività di rilevamento dati e per indagini varie, in quanto ciò previsto dal Regolamento, ma palesemente in contrasto con le norme statutarie. Il costo del consiglio comunale nell'anno 2013 è stato di oltre 530 mila euro, mentre da un raffronto con alcune città italiane (Ferrara e Pavia) - prosegue MODi - più ricche e con più di abitanti, si evidenzia che i costi per lo stesso servizio sono pari a circa 100 mila euro, cioè 4 volte inferiori a quelli sostenuti dal Comune di Alcamo, e che quest'enorme differenza sia dovuta soprattutto al numero di riunioni delle commissioni consiliari, che ad Alcamo risultano essere il triplo di quelle tenutesi negli altri due comuni. Il sindaco - conclude quindi - presenti al consiglio comunale una proposta di revisione del Regolamento consiliare e inoltri una richiesta di parere alla sezione del controllo della Corte dei Conti".

Bonventre replica: "Ho già ricevuto l'esposto del movimento cittadino Modi nei giorni scorsi. Ribadisco il concetto che Giunta di governo della città e Consiglio comunale sono organismi indipendenti, anzi il Consiglio comunale controlla l'attività della Giunta e non viceversa. Ogni variazione di natura regolamentare, a prescindere dal proponente, rimane nella esclusiva competenza del Consiglio comunale. Ho già chiesto - prosegue il sindaco - al segretario comunale e al dirigente il servizio di Ragioneria di approfondire le obiezioni in tema di possibili violazioni statutarie così come indicate anche in linea di principio nell'esposto inviato da Modi alla Procura della Corte dei Conti, invitando loro ad informare del parere non solo me ma anche e soprattutto il presidente del consiglio comunale per gli eventuali provvedimenti del caso. Con pieno rispetto dell'autonomia del Consiglio, l'opinione etica di Sindaco e Giunta sulla questione si deduce indirettamente dalla semplice constatazione che ad oggi essi operano in modo assolutamente gratuito". Il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Scibilia, dichiara: "La prossima settimana potremo fornire risposte, se ne sta occupando il segretario Cristofaro Ricupati". Intanto, ecco altre due sedute consiliari in programma: una mercoledì alle ore 18 e un'altra probabilmente sarà convocata per il 29 aprile.

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