TRAPANI. Ha negato tutto, il direttore della Caritas, don Sergio Librizzi - arrestato martedì scorso con l'accusa di concussione e violenza sessuale pluriaggravata - nel corso di oltre due ore di interrogatorio, condotto dai pm nelle carceri «San Giuliano». La Procura sembra intenzionata, almeno a breve termine, a non riascoltarlo. Ieri, dinanzi al gip aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Sul fronte delle indagini, intanto, gli inquirenti sono adesso in attesa dell'esame del materiale informatico sequestrato. L'attività dei consulenti della Procura è cominciata stamani. Ed è da questi supporti che gli inquirenti ritengono di poter allargare l'inchiesta, scandagliando l'attività di gestione delle strutture di accoglienza degli immigrati, di fatto, gestite da don Librizzi.
L'attenzione dei pm è altresì puntata sulle coperture di cui avrebbe goduto il sacerdote indagato: don Librizzi viene definito dai magistrati un «soggetto impunito... grazie alle protezioni di cui gode ed al ruolo di estremo prestigio rivestito».
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