La conquista del proprio angolo di spiaggia parte già dalle prime ore della mattina del 14 agosto. Sono soprattutto giovani, armati di tende, borse frigorifero, per refrigerare bevande, angurie e i cibi del classico ’ferragosto’ in spiaggia che prevede oltre al consuetudinario bagno di mezzanotte, «l’arrostuta di carne e pesce», come racconta Salvatore Candela, giovane trentenne palermitano che si è ‘accampato’, insieme alla numerosa famiglia, su un angolo della spiaggetta di ghiaia a Sferracavallo. Dispongono piccole cataste di legna nel braciere che hanno organizzato in un punto poco distante, mentre i bambini giocano in acqua tra schizzi e tuffi, e gli adulti dispongono tavoli, sedie per giocare a carte e iniziare i lunghi festeggiamenti. Le spiagge di Isola delle Femmine e Capaci sono completamente piene già dal pomeriggio, una tendopoli colorata lunga tutta la costa che unisce i due comuni tra lidi privati e spiagge libere. Quando il sole cala è la musica ad alzarsi, le note delle ultime hit fanno da sottofondo agli schiamazzi dei giovani. Ma questo è un Ferragosto per tutti, nessuno escluso, sono tantissime le famiglie con figli e addirittura neonati al seguito, gli anziani preferiscono sedersi sulla riva o giocare a briscola e scopa. Quest’anno in molti hanno deciso di portare anche il proprio amico a quattro zampe, una condizione forse non del tutto ideale visto il poco spazio vitale a disposizione. Mezzanotte arriva battezzata dal classico bagno, urla, musica a tutto volume, fiumi di alcool e giochi pirotecnici che si succedono e mescolano nel cielo palermitano offrendo uno spettacolo nello spettacolo. Eugenio (Buccheri) racconta che è il suo primo Ferragosto in spiaggia, mentre monta la tenda e sfoggia un abbronzatura perfetta, racconta anche di una scelta un po’ obbligata a causa della crisi che ha costretto molti a fare economia. La gente non rinuncia al sorriso «quello è gratis, e nessuno ce lo può togliere», urla una giovane da una tenda vicina, in quella spiaggia che si è trasformata in un enorme villaggio con dentro micromondi differenti. E se molti hanno dovuto rinunciare al falò, non tutti però, per via dei divieti e la paura di sgombero, anche quest’anno la triste tradizione delle ‘spiagge di rifiuti’ ha dato il buongiorno a molti palermitani. Le spiagge libere di Capaci e Isola mostrano un paesaggio devastato da rifiuti di ogni genere: lunghe file di bottiglie vuote, cibo abbandonato e mescolato nella sabbia, circondato da insetti come mosche e api. Qualcuno ha anche lasciato coperte e tende danneggiate, e i contenitori per i rifiuti invece sono stati trasformati in refrigeratori da spiaggia: interrati nella sabbia e riempiti di ghiaccio per tenere in freddo birre e super alcoolici, poi abbandonati, come se nulla fosse, sulla spiaggia. Servizio di Rossella Puccio
Caricamento commenti
Commenta la notizia