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Palermo, danneggiata la fontana del Garraffello

Da dieci canne bronzee si versava l'acqua della fonte che sorgeva nei pressi di via dei Pannieri. Acqua limpida che serviva non solo a dissetare, ma veniva utilizzata dai venditori ambulanti, e dalle donne del quartiere per lavare i panni. Era questa la Fontana del Garraffello, opera di età barocca (1591) posta al centro dell'omonima piazza, che è stata gravemente danneggiata non solo a causa del crollo dell'edificio avvenuto la scorsa settimana, ma anche durante le successive operazioni di sgombero. I tubi innocenti delle impalcature sono stati gettati, senza alcuna cura, sulla Fontana e ancora oggi non solo non si è provveduto a mettere in sicurezza l'opera, ma non sono stati del tutto rimossi. Nei giorni scorsi la Fondazione Salvare Palermo, che ha patrocinato opere di recupero proprio nel quartiere Vucciria come la Lapide marmorea a Piazza Garraffo restituita alla città lo scorso ottobre, ha espresso in una nota la propria preoccupazione: «Siamo seriamente allarmati per le sorti future di Piazza del Garraffello ormai ridotta a un cumulo di macerie e sfigurata del tutto nel suo tessuto edilizio. Colpevolmente danneggiata anche la Fontana del Garraffo durante le operazioni di sgombero. Non si dimentichi che proprio in quella piazza pulsava nei secoli passati il cuore cosmopolita della nostra città, con la presenza delle Logge dei Catalani e dei Genovesi e le ricche botteghe di pannieri e di argentieri» (servizio a cura di Rossella Puccio).

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