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L'estetica della bruttezza, "Blob" compie 25 anni

ROMA. Compie 25 anni Blob, lo storico programma di Rai3, antesignano di un modo di fare tv originale, un racconto "sbieco" della realtà. È nato il 17 aprile 1989 come un tentativo di fare una rassegna della televisione del giorno prima. Nel corso degli anni l'obiettivo non è cambiato, anche se il linguaggio del programma si è progressivamente affinato, il montaggio si è velocizzato, e i contenuti politici sono diventati prevalenti. Ideato da Angelo Gugliemi che in quegli anni era il direttore di Rai3, insieme a due critici cinematografici, Enrico Ghezzi e Marco Giusti e un gruppo di autori, Blob puntando sull'estetica, della bruttezza, soprattutto, ha mostrato in sequenza una panoramica del "peggio di" e tracciandola in orizzontale senza distinzioni tra servizio pubblico e tv private, in una sorta di "Blob Condicio" . Scrive Ghezzi in puro ghezzese: «Il trionfo di piccole grandi sublimi bruttezze incerte, lontane dalla sicurezza ideologica delle grandi bellezze. 25 anni sono troppi e son nulla. Il muro intarsiato e impiallacciato, tessuto tra immagini suoni parole scoppi di luce e ombre, muta a ogni istante. Sappiamo di non averlo mai toccato davvero, forse solo per questo lo riconosciamo nella  sua opacità trasudante di immagini trasparenti. Le scelte di montaggio e i salti a volte vertiginosi avvengono in "surplace" quasi immobili. A ogni duna di sabbia che si disfa, quel che pare (il) deserto si invola e si posa in altre forme. Poco più di mezz'ora è troppo per folgorarci di tagli e fori che aspirano fuori tutte le immagini che credono di illustrare o raccontare tutte le storie del mondo. Blob ha sviluppato e incrementato, progressivamente, l'uso di immagini "proprie": riprese realizzate con videocamere in occasioni canoniche quali Mostra del Cinema a Venezia, Festival di Sanremo, congressi di partito, manifestazioni sindacali e politiche e così via. Dal 17 aprile 1989, giorno della sua nascita, al 17 aprile 2014 sono andate in onda 7.335 puntate: 6.442 sono state quelle della programmazione quotidiana e 893 le puntate monografiche, dedicate cioè a personaggi politici o dello spettacolo, eventi televisivi o cinematografici,  avvenimenti della cronaca, della politica o del sociale. In 25 anni hanno partecipato alla realizzazione del programma 42 persone,  alcune per pochi mesi, altre per anni, altre per quasi tutto il periodo. Su Blob sono stati scritti diversi libri e realizzate svariate tesi di laurea presso le Università di Roma, Siena, Milano, Lecce, Perugia, Trieste ed altre. La stampa nazionale e locale ed altri programmi televisivi si sono occupati spesso della trasmissione. Il montaggio blobbistico ha contagiato la TV ed è entrato nel gergo: "Adesso vi mostriamo un blobbino sull'argomento". Nella sua lunga vita Blob è andato incontro a diverse "disavventure". Comunque poche, considerando che la "forma" principale - estetica e politica - del programma fu e resta quella dell'autonomia. Un'autonomia estrema, forse mai riscontrata nella storia della televisione. Quattro volte Blob ha vinto il premio Regia televisiva Oscar TV, una volta il premio Radiocorriere TV e il Teleratto, oltre a molti altri riconoscimenti per la televisione e la cultura. Nella redazione di Blob è custodita, in una teca, a mò di reliquia, la dedica autografa dell'On. Giulio Andreotti. Nel corso della giornata televisiva di domani, data esatta del 25 anniversario del programma, su Rai3 appariranno e strisceranno in tutti i programmi e tg, come a solcare, a incrinare, a ribadire il luogo comune che tutta la tv è blob, le scritte rosse col nome Blob.

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