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Stretta sui telefoni alla Regione, ma nessuno ci ha pensato prima?

Certamente nessun dipendente della Regione, a casa propria, avrebbe consentito il maxi-consumo di telefonate e di collegamenti internet scoperto dall’assessore Valenti. Così come, in precedenza, era avvenuto con le bollette elettriche. In ufficio, infatti, sembra che tutto sia consentito, anche lo spreco più assurdo.
Ha ragione Crocetta quando sostiene che nell’amministrazione regionale praticamente non c’è nessun controllo.
Nessuno strumento di «audit» (la struttura che ha questi compiti per le aziende private) che funzioni, ammesso che in passato sia mai accaduto. Ognuno fa quello che gli pare. Tanto non c’è vigilanza. Sette milioni di euro per bollette telefoniche sono un’enormità. Soprattutto quando si viene a sapere, come adesso, che una parte non trascurabile della spesa era legata a utenze non più utilizzate o apparentemente dismesse. Mai nessuno negli uffici però che si occupasse di far cessare il contratto e quindi, per esempio, di non pagare il canone. Tanto che importa? Come sempre, sono in tanti a cadere dalle nuvole sostenendo di non sapere nulla. Omertà pelosa.
Perché, di fronte alle denunce arrivate in quest'ultimo periodo dalla presidenza della Regione, non c’è nessuna forma di indignazione da parte della classe politica? Come mai non si leva nessuna forma di protesta? Il dubbio è che su questi sprechi della pubblica amministrazione ci abbiano marciato in tanti. Piccoli orticelli cresciuti nell’indifferenza generale. Fonte, però, di arricchimenti personali.
Ora dobbiamo sperare che episodi di questo genere non debbano più ripetersi. La solitudine della denuncia certo non favorisce l’ottimismo. Il lavoro di bonifica condotto dalla nuova giunta non sembra trovare sponde politiche forti. Anzi, appare circondato da un silenzio infastidito perché rompe consuetudini consolidate. Emerge il quadro di una burocrazia inefficiente e completamente autoreferenziale. Chiusa nella sua torre d’avorio dove tutto è permesso grazie alle coperture clientelari concesse dalla politica. Arrivando magari a lucrare qualcosa sulle utenze del telefono e dell’elettricità attraverso i rapporti con i gestori. E allora torniamo a chiederci: ma di questi sprechi davvero finora non si era accorto nessuno?

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