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Allam: «L’Occidente ha dimenticato la lezione dell’11 settembre»

Parla il giornalista: «La strategia statunitense per combattere il terrorismo è incoerente. Bisogna guardare al cuore del problema: il radicalismo islamico»

«L'Occidente ha già dimenticato la lezione dell'11 settembre. Il terrorismo islamico ormai è una realtà autoctona, i terroristi non arrivano più dall'esterno. E non sono solo i cinquanta italiani, di cui ha parlato il ministro Alfano, che sono andati in Iraq e Siria a combattere con l'Isis. Perché questi fanno parte di una filiera formata da centinaia di persone, scuole coraniche e moschee». Giornalista di origini egiziane ma naturalizzato italiano, convertitosi al cattolicesimo e battezzato nel 2008 da Benedetto XVI nella basilica di San Pietro, Magdi Cristiano Allam non usa certo mezzi termini: «Ha ragione Papa Francesco, quando dice che si sta combattendo la terza guerra mondiale. Dobbiamo decidere solo se essere vincitori o vinti. Se perdiamo sull'altra sponda del Mediterraneo, la prossima battaglia si combatterà sulla nostra sponda».

NEL SUO BLOG, LEI HA SCRITTO: «L'AUTOLESIONISMO DELL'OCCIDENTE CESSERÀ CON LE STRAGI ISLAMICHE IN CASA NOSTRA». SONO PASSATI INVANO TREDICI ANNI DALL'ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE?
«Evidentemente, sì. Basta guardare alla politica americana in Libia, in Siria e anche nell'Iraq del dopo-Saddam. Obama dice di voler sconfiggere l'Isis, ma in Siria sostiene fazioni islamiche a tal punto legate all'Isis che questo oggi combatte con armi americane non fornite direttamente dagli Stati Uniti ma dai finanziatori arabi come il Qatar. Quanto meno, si nota una grande incoerenza nella strategia di Obama».

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