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"Cani abbandonati all'ex macello comunale a Palermo"

PALERMO. Magri, sporchi, malati, aspettando la morte. E sgambettando tre minuti al giorno nella squallida stanza di pesatura dei bovini. Una visita a sorpresa dei volontari della Lida e dell'Oipa, con la presenza del consigliere del Pd Vincenzo Tatania, ieri mattina, tra le prigioni dei cani dimenticati nell'ex macello di Palermo, che dipende dall'assessorato alla sanità del Comune, conferma la tragica situazione. Al sopralluogo hanno partecipato anche una quindicina di cittadini. I cani stanno lì da anni. Nelle gabbie dei suini, che precedevano l'entrata nella camera della morte. "L'ex macello - dice a GeaPress il Consigliere Tanania - è una struttura fatiscente che la stessa miseria umana che ha voluto relegare i cani di Palermo in un posto orrendo". L'Oipa ha annunciato una nuova azione legale da intraprendere con i propri Avvocati. L'ex macello di Palermo è ricavato in un grosso comprensorio murato, tra stalle abusive di cavalli e case confiscate ai mafiosi Graviano. Adibito ad autoparco, poi a deposito di materiale sequestrato, è ora una struttura in totale abbandono. In prossimità di quella che doveva essere la camera di macellazione, anni addietro è stata ricavata una sistemazione di "emergenza" per un paio di centinaio di cani del vecchio canile di via Tiro a Segno, appena sull'altra sponda del fiume Oreto. La "provvisorietà" della struttura risale all'anno 2000. "Per loro non vi è speranza di adozione -dicono a GeaPress Daniela Brunetto e Alessandra Musso, responsabili cittadine di Lida ed Oipa - Stanno qui da anni. Nessuno li vuole perché nessuno li conosce".

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