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Palermo, Università: Cga conferma violazione anonimato

PALERMO. Il Consiglio di giustizia amministrativa ha rigettato l'appello proposto dall'Avvocatura dello Stato contro la sentenza del Tar della Sicilia che aveva accolto il ricorso di undici candidati ai test di selezione per corsi di laurea in professioni sanitarie che si sono tenuti a settembre del 2011. In seguito alla decisione del Tar gli studenti erano stati ammessi ai corsi di laurea.
Per il Tar, così come per il Cga, è stato violato il principio dell'anonimato perchè ai candidati non era stata consegnata la busta dove chiudere il foglio che conteneva l'associazione del codice assegnato al candidato e il suo nome.
Tutte le schede sono state quindi messe in un bustone. «Si tratta - commenta l'avvocato Santi Delia, che assisteva gli studenti assieme a Giacomo Ferrari - di una importantissima
riaffermazione della legalità e del diritto allo studio in un procedimento concorsuale caratterizzato da numerosissime ombre e su cui, per espressa decisione dei giudici amministrativi sta indagando la Procura della Repubblica».

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