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Università, aperta la stagione dei test di accesso Ministro Giannini: “Se sistema non va si cambia”

ROMA.  Medicina ha fatto oggi da apripista ai test d'ingresso ai corsi di laurea a numero programmato degli atenei pubblici, per la prima volta quest'anno in calendario ad aprile, in pieno anno scolastico e a due mesi dagli esami di Maturità. Un appuntamento, quello con le selezioni universitarie, sul quale il ministro Giannini sta riflettendo.  «Si devono cambiare le cose quando non funzionano. Se ci renderemo conto che i risultati non sono quelli attesi allora ci muoveremo», ha detto a margine degli Stati generali della salute, aggiungendo, tuttavia, che l'anticipo ad aprile «dovrebbe servire a dare agli studenti più possibilità di programmazione, oltre ad allineare l'Italia all'Europa».     
Oltre 64.000 persone in tutta Italia hanno deciso di cimentarsi con la prova contendendosi i 10.551 posti a disposizione: 100 minuti per rispondere a 60 domande a scelta multipla (ciascuna con 5 opzioni di risposta) suddivise in tre sezioni: cultura generale, discipline di riferimento e logica. Quest'anno la ripartizione del numero di domande è stata modificata in favore del numero dei quesiti delle materie 'disciplinarì. Soltanto quattro dunque le domande di cultura generale, spaziando da Chomsky al 'secolo brevè. Ventitre i quesiti di logica e poi le domande di Matematica e Fisica (8), Chimica (10) e Biologia (15).   
A Milano - dove stamani gli studenti di Link hanno riassunto su uno striscione esposto all'ingresso del Policlinico i «danni» prodotti dal numero chiuso («Uno studente non ammesso è un medico in meno domani. In 10 anni mancheranno 10mila medici») - su 3.812 iscritti si sono presentati alla prova in 3.359. Molti di loro, in caso di insuccesso, tenteranno con altre facoltà dell'area sanitaria. E fuori dall'Università c'era uno stuolo di dipendenti della Cepu che prendeva i dati dei candidati offrendo loro depliant su offerte didattiche alternative. Le domande di cultura generale sono state quelle ritenute più ostiche.  
Oltre 7.800 in Campania i candidati che stamani hanno sostenuto il test. La folla di concorrenti, comunque in calo rispetto al passato, ha provocato ingorghi al traffico nell'intero quartiere di Fuorigrotta dove si svolge la prova per gli atenei di Napoli. Il più anziano degli aspiranti medici della Campania è un uomo di 78 anni iscritto per il test alla Federico II di Napoli.    Scompiglio a Bari per l'arrivo di un plico in più. Dopo una telefonata al ministero da parte del rettore, Antonio Uricchio, il caso è stato però risolto: il plico in più giunto a Bari era quello che mancava in un'altra sede. Per cui il ministero ha autorizzato a procedere, scongiurando il rischio che i test d'ingresso saltassero in tutta Italia.      
Conclusi i test sono arrivate le prime denunce di irregolarità. Lo riferiscono Udu e Rete degli studenti che hanno predisposto App e mail ad hoc: «In particolare le prime segnalazioni riguardano la distribuzione dei posti all'interno delle aule; verificheremo e se saranno confermate presenteremo i ricorsi necessari».

Domani, intanto, si fa il bis con Veterinaria e giovedì 10 toccherà ad Architettura. I risultati dei test saranno pubblicati il 22 aprile per Medicina e Chirurgia-Odontoiatria, il 23 per Veterinaria e il 24 per Architettura mentre le graduatorie di merito nazionali saranno pubblicate il 12 maggio.

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